Il Presidente del Consiglio dei Ministri, dopo un incontro con una delegazione di agricoltori per discutere del problema xylella, visiterà l'ISUFI (Istituto istruzione superiore universitaria, fondato nel 1999) oggi, domenica 24 marzo 2019, alle 10.30, e successivamente si recherà nella sede leccese del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), presso l'Ecotekne.

La visita è dovuta ad accordo tra Eni e CNR, nell'ambito del Memorandum of Understanding, firmato il 4 maggio 2018, per lo stanziamento di un fondo (20 milioni) destinato alla ricerca di soluzioni alle problematiche di tipo ambientale.

 La ricerca sarà curata nelle quattro sedi del CNR che si trovano nel sud Italia: Gela (Fusione nucleare); Metaponto (uso sostenibile e razionale dell'acqua); Pozzuoli (prospettive e nuove applicazioni in agricoltura) e Lecce (studio dell'ecosistema artico, laboratorio a cielo aperto per l'approfondimento della tematica connessa al surriscaldamento globale). Presenti, oltre il Presidente del Consiglio, anche l'AD di ENI, Claudio Descalzi, e il Presidente del CNR, Massimo Inguscio.

 È una grande occasione per il rilanciare la posizione strategica del polo universitario di Lecce, il capoluogo salentino torna ad essere protagonista del mondo della ricerca italiana. I più maliziosi credono che l'accelerazione verso posizioni “ambientaliste”, da parte di questo governo, sia dovuta allo “scossone” che il movimento Green Future, guidato da Greta Thunberg, abbia dato alle coscienze di molti degli abitanti del globo e, soprattutto, nelle nuove generazioni abbia finalmente risvegliato quel senso civico necessario per invertire la tendenza della carbonizzazione.