Il Lecce cala il tris...ma quanta sofferenza

di Oronzo Valletta 02 Marzo 2022

Per 60 minuti il Lecce fa esattamente la partita che deve fare: attento a non sbilanciarsi e a mantenere l'equilibrio, pure oggi - con due interni incursori - preferisce al fraseggio pressing alto e ripartenze,

sa attendere sapientemente il momento giusto che puntualmente arriva, anzi ne arrivano due: vantaggio con Pablito a metà primo tempo e raddoppio con Coda a inizio ripresa, di tacco dopo una grande duetto con lo spagnolino. In mezzo una sola occasione per l'Ascoli, con grande parata di Gabriel su colpo di testa dell'ex Paganini.
La partita cambia con le sostituzioni: soprattutto Dionisi - con tante gare ravvicinate tutti i mister sono costretti a fare rifiatare pure i migliori - fa salire di livello l'Ascoli. Non accadrebbe nulla se Ragusa (che ha giocato una buona partita) non sbagliasse il terzo gol a porta vuota dopo una bella fuga da centrocampo; invece al minuto 70 accorcia l'Ascoli e gli ultimi 20 minuti diventano bollenti, con i giallorossi che si difendono con i denti e l'Ascoli che crea diverse situazioni pericolose, la più clamorosa un palo a portiere battuto.
Poi nel recupero su contropiede arrivano il rigore e il 3-1 di Coda a suggellare il ritrovato primato in solitudine.
Nel finale si è rischiato il pari, però la vittoria - sofferta - è ampiamente meritata, da squadra di serie B concreta e tosta, con Gabriel, Hjulmand, Coda e Pablito a fare oggi la differenza.
Baroni sta impiegando e alternando tanti giocatori con il chiaro obiettivo di tenerli tutti dentro il progetto, perchè sa che nel caldo finale di torneo proprio questo aspetto potrebbe essere il particolare che fa la differenza.
Avanti con tantissima umiltà e fiducia.

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