Che beffa e che ingiustizia. Il Lecce poteva vincerla eppure non ci è riuscito per sue colpe clamorose. Kristovic si è mangiato l'impossibile e alla fine i giallorossi sono stati puniti.
È difficile rimanere cauti vedendo questo Lecce, quadrato in difesa, abile nelle ripartenze, eroico in dieci uomini e con un Dorgu stratosferico per 75 minuti. Certamente l'ingenuità di Guilbert poteva costare carissima e ancora bisogna lavorare molto perché il Parma ha avuto le sue occasioni, ma i giallorossi hanno un cuore straordinario e danno tutto in campo.
Poi manca ancora la finalizzazione e la precisone nei tiri, così come bisogna dire grazie a Falcone per aver chiuso la saracinesca in più di una circostanza. Soprattutto, però, si deve riuscire a gestire meglio i finali di gara, troppo pieni di sofferenza. Il 2-2 finale è giusto, perché il Lecce ha mancato più volte il terzo gol.
Oggi il Lecce era atteso da un match difficilissimo contro il Parma, perché la squadra di Pecchia era ben amalgamata, avendo conservato l'organico dello scorso anno e potendo contare su due esterni fortissimi come Man e Mihaila, oltre a una punta pesante, giovane e forte: Bonny, un classe 2003. Anche a centrocampo gli emiliani avevano tanta qualità con Bernabè e Hernani posti a scudo della difesa, ma soprattutto pronti a orchestrare la manovra e organizzare il gioco in velocità.
Il punto debole degli emiliani era dato dalla fase difensiva, perché la copertura alta e a zona sempre offre il fianco alle ripartenze avversarie.
Il Lecce, dunque, per la prima volta in questa stagione, affrontava una difesa a 4 e per l'occasione Gotti mischiava le carte. Innanzitutto il modulo era il 4-4-2, con Rebic a sinistra e Krstovic a destra. Anche gli esterni cambiavano in quanto Dorgu giocava a destra e Morente a sinistra. Accanto a Ramadani agiva Coulibaly.
Nel primo tempo, partono meglio gli ospiti che hanno la prima occasione all'11 ma Gaspar è provvidenziale in chiusura su Man.
Il Lecce reagisce al 13' con una bella azione Dorgu, Rebic e Krstovic che tira s lato. Un minuto dopo è Rebic a sfiorare il palo, ma il tiro è debole.
Al 15' va al tiro Mihaila ma blocca a terra Falcone. La partita è rapida e vive di tante emozioni. Al 18' Bonny spara su Falcone, da pochi passi, ma il Parma è insidioso. Gli ospiti hanno un lungo possesso del pallone e calciano anche da fuori area.
Il fronte si ribalta con estrema facilità e fioccano le occasioni da ambo i lati. Al 26' Krstovic calcia ancora fuori dal limite, ma un minuto prima era stato il Parma ad andare vicino al gol.
Il match è bello, Dorgu è un funambolo sulla fascia destra e al 31' realizza il gol su un assist al bacio di Ramadani, con un taglio magistrale non assorbito dai centrali emiliani.
Al 36' il Parma è costretto al primo cambio: Cancellieri sostituisce Sohm, infortunatosi.
Krstovic nel frattempo ha una nuova chance su cross di Gallo, ma si gira troppo lentamente prima di andare al tiro. Sul finire della prima frazione il Lecce si schiaccia nella sua area, ma controlla le folate parmensi.
Nella ripresa, Giuda, dopo due minuti, estrae il cartellino rosso a Guilbert per una inutile gomitata del francese. Così il Lecce rimane in dieci uomini. Dorgu è messo subito terzino a destra ed è costretto al fallo al 5' su un contropiede emiliano.
Al 9' anche su Baschirotto l'arbitro decide per un cartellino giallo esagerato. I giallorossi soffrono, ma Gotti mantiene le due punte.
In contropiede Dorgu va via e viene falciato così viene ristabilita la parità numerica, per la sacrosanta espulsione di Cancellieri. Sulla susseguente punizione, Krstovic non fallisce e fa 2-0 al 14'. Il Parma spreca al 18' con Bonny. Allora Gotti mette subito Pierret e Banda al posto di Coulibaly e Rebic. Dorgu è sempre terzino a destra mentre Banda va a sinistra. Nel Parma si vede anche Almqvist che sfida Dorgu sulla destra. In fase difensiva il Lecce adotta il 4-4-1, mentre quando attacca porta Banda a sinistra e Dorgu a tutta fascia a destra.
Al 31' miracolo di Falcone che chiude a doppia mandata la sua porta, allorquando Baschirotto e Gaspar lasciano troppo spazio agli avanti emiliani.
I padroni di casa cercano di gestire il finale, ma sono imprecisi e si difendono molto bassi.
Al 36' in ripartenza Banda sfiora il terzo gol, ma il tiro è fuori misura.
Gaspar chiude su Bernabè e un minuto dopo Falcone fa il secondo miracolo di giornata.
Al 40' esce Gallo ed entra Pelmard a dar manforte alla difesa. Il Lecce traballa, ma resiste.
Krstovic si mangia due gol clamorosi in contropiede e in 2 minuti il Parma pareggia con Almqvist e Hainaut al 93 e al 95. Così la beffa è servita.
Ora si va al San Siro in una gara proibitiva contro il Milan, ma con questo Lecce tutto è possibile. Calma, sempre calma mi raccomando.