Parma - Lecce 0-0
Risultato giusto e buona prestazione, non è certo oggi che il Lecce deve mordersi i gomiti: il Parma, vera delusione del torneo, che si giocava le ultime carte per un miracoloso accesso ai play off, ha dimostrato pure oggi di avere tanti giocatori stratosferici per la categoria ed è stata una delle pochissime squadre a fare la partita più del Lecce.
I giallorossi hanno ribattuto colpo su colpo, meritando il pari, ma non hanno avuto la forza di infilarsi con pericolosità negli spazi che i parmigiani lasciavano: poco gioco sulle fasce, con Calabresi che doveva controllare il velocissimo Man e Barreca impacciato e deludente, poca qualità a centrocampo, con gli interni che, chiunque giochi, proprio non riescono a darla (anche oggi Blin e Bjorkengren - poi Gargiulo - hanno fatto solo legna).
Nel finale Di Mariano al posto di un fumoso spagnolino ed Asencio subentrato a Coda danno un poco di vivacità in più e non a caso arrivano un paio di occasioni da gol.
Il Monza vince nel recupero e balza in testa a 57, la classifica andrà guardata domani sera ma nelle ultime tre partite mancano un paio di punti che nella migliore delle ipotesi ci porranno al centro del gruppo delle 6 che si batteranno per due posti fino alla fine.
Ora il calendario diventa non impossibile, mancano 4 gare in casa e tre fuori, diversi avversari potremmo incontrarli ormai tranquilli (Spal, Ternana, Reggina, Pordenone, chissà il Vicenza), ma per fare i 14/15 punti, se non 16, per la A diretta servirebbe un Lecce molto più brillante sia fisicamente che mentalmente, insomma quello della seconda parte del girone di andata.
Bene Lucioni, Tuia, il solito vichingo, male Barreca e Rodriguez, sufficienti gli altri, promettenti Di Mariano e Asencio, sicuramente da considerare di più nelle ultime 7 partite in 35 giorni, dal 2 aprile al 6 maggio.