La Direzione Generale ASL Lecce esprime la più totale solidarietà nei confronti di tutto il personale del 118 coinvolto nell’aggressione e condanna fermamente un episodio che, purtroppo, si inscrive in una catena di accadimenti simili divenuta ormai non più tollerabile.
Si tratta di atti e comportamenti non degni di una società che possa definirsi civile, perché oltre a ledere la dignità, quando non il fisico, del personale impegnato in delicate attività di soccorso, rendono più complicato e difficoltoso lo svolgimento di un pubblico servizio che, contro ogni ragionevolezza, è sottoposto ad una deplorevole e ingiustificabile pressione.
L’ennesima aggressione ai danni del personale del 118 si è verificata ieri sera a Lecce, nei pressi dell’ex Galateo, dove un’ambulanza del SEUS 118 (proveniente dal vicino ex “Fazzi”) è intervenuta rapidamente per prestare soccorso alle vittime di un incidente stradale. L’equipaggio – fa sapere il direttore del 118, Maurizio Scardia - si è subito prodigato nel prendersi cura di una donna incinta e di un minore ma, per tutta risposta, i parenti di un’altra donna rimasta coinvolta nel sinistro hanno cominciato a dare in escandescenze, inveendo e minacciando in particolare l’autista dell’ambulanza, che ha poi sporto denuncia assieme agli altri operatori.