Dopo Genova, si intensificano i controlli. A rischio il ponte sulla Tangenziale Est

di 03 Settembre 2018

Sono passati venti giorni dalla tragedia che ha colpito Genova, con il crollo del ponte Morandi che ha causato la morte di 43 persone, tra cui molti giovani e bambini.

Una tragedia così grande che per giorni l'Italia non ha parlato d'altro, tra amarezza, rabbia ed indignazione, incredula che nel 2018 questo possa accadere ancora. E come succede spesso, dopo ogni fatto di cronaca di una tale entità, si inizia a riflettere, a voler capire, e a fare calcoli e previsioni in modo che non succeda un'altra volta. Peccato che i calcoli e le previsioni vengano fatte sempre troppo tardi. E proprio in virtù di questo, sarebbe infatti in corso una mappatura del territorio da parte delle Regioni, delle Province e dei Comuni, per fare una lista delle strutture a rischio. Tra queste, stando ad una segnalazione dei Vigili del Fuoco, ci sarebbe anche il ponte della Tangenziale Est di Lecce, uscita 9 B, dove si sarebbe rilevato un abbassamento del piano stradale in corrispondenza della struttura del ponte, forse causato da un cedimento del materiale che sostiene la rampa, il cui dislivello, che potrebbe rappresentare un pericolo per tutti coloro che ogni giorno attraversano il ponte, deve essere necessariamente eliminato. Ma non solo, i Vigili del Fuoco avrebbero rilevato problemi anche al ponte girevole di Taranto, al viadotto di Trani sulla statale 16, o al ponte sul Bacino di Acquatina a Frigole, il quale presenterebbe un degrado strutturale tale da far fuoriuscire e rendere visibili i ferri delle travi; una situazione, che interessa anche altri Comuni, come ad esempio quello di Brindisi, e che richiede al più presto degli interventi per la messa in sicurezza. È il proposito del Comune leccese, come si evince dalle parole dell'Assessore ai Lavori Pubblici, Alessandro Delli Noci, che ha reso nota la ferma intenzione di procedere quanto prima all'eliminazione di tutte le situazioni di pericolo rilevate, predisponendo la chiusura delle strutture e il divieto di circolazione lì dove lo si ritenga necessario. Si dà il via, insomma, ad un “check-up sulle opere”, che siano strade, ponti, infrastrutture pubbliche o scuole, che si spera procedano senza grossi intoppi, unicamente in nome della sicurezza.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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