La Caritas, infatti, non va in vacanza, ma potenzia i suoi servizi, nei mesi estivi, perché l'aiuto, l'ascolto, l'accoglienza e il sostegno al prossimo, vanno garantiti tutto l'anno. Don Attilio Mesagne, direttore della Caritas Diocesana, commenta così l'operato di tutti i volontari, grazie ai quali si muove la grande macchina della solidarietà: “La carità si fa ogni giorno, al di là delle feste o dell'estate; è per questo che i punti di ascolto e di ristoro disseminati nella città, resteranno aperti in entrambi i mesi estivi. Resterà aperto, ad esempio, il Centro Ascolto di via Adua, alle spalle della Chiesa di S. Luigi, nei pressi di Porta Napoli, così come l'Emporio di Solidarietà, aperto tutti i mercoledì mattina dalle 9.30 alle 11.30”. “Sempre aperti, dandosi il cambio, anche gli ambulatori della città- continua Don Attilio- come l'ambulatorio medico Caritas, in via Santa Maria dell'Idria o l'ambulatorio S.A.L.V.A., presso il Centro 'Migrantes' in via Tasselli, aperto sia luglio che agosto, il lunedì, il mercoledì e il venerdì, dalle 10 alle 12, e il martedì e venerdì, dalle 17 alle 19”.

Don Attilio comunica anche l'apertura delle mense della città, come ad esempio la Mensa della Carità, che resterà a servizio dei bisognosi per il periodo estivo, seppur con una breve pausa tra fine luglio e inizi agosto, per permettere alla struttura e ai volontari, di ripartire con maggiore carica. Oltre alla mensa delle suore, si potrà usufruire anche della mensa della Chiesa di S. Lazzaro, aperta la domenica, solo a luglio. Oltre alle mense, un grande sostegno viene dato anche da tutti i punti ristoro serali, sparsi nella città leccese, come quello di San Pio X o quello della Cattedrale, nel quale convergono persone bisognose provenienti da diverse zone del centro abitato.

“Io sogno una città aperta- dichiara Don Attilio- in cui si instauri un clima di giustizia, dove se uno chiede, l'altro dà, proprio come accadrebbe se ci sentissimo davvero tutti fratelli e sorelle. Solo se c'è giustizia, c'è anche accoglienza, socialità, libertà ed interculturalità”.