Hanno partecipato i settori giovanili di squadre come il Lecce, Sassuolo, Roma, Lazio, Torino, Bologna, Pescara, Barcellona, Como e Spal. A distinguersi, ancora una volta, Cristiano Cillo, classe 2014, di Lecce, innamorato fin da bambino di questo sport al quale i genitori lo avvicinano dall'età di 3 anni, condividendone la passione con il fratello Davide, anche lui innamorato del pallone ed impegnato in tal senso. Un vero portento, Cristiano, che si muove nella scuola di calcio San Giovanni di Lecce prima, nello Sporting Club e nel San Guido poi, fino ad approdare nell'US Lecce firmando un contratto a soli 8 anni, distinguendosi per il suo talento, la capacità di controllo palla, dribbling, tiri in porta e esecuzione tattica dei passaggi. Oggi, che ne ha 10, continua a dare il meglio di sè, affinando e perfezionando capacità, teorie e pratiche della disciplina calcistica, attirando l'interesse e l'attenzione mediatica di giornalisti, osservatori calcistici o professionisti del settore, anche fuori dal territorio regionale. Ultima competizione che lo consacra un "bambino prodigio" nel mondo del pallone, il Torneo Caroli Hotel al quale è stato convocato pur non raggiungendo il limite di età previsto, proprio in virtù della sue estrema abilità calcistica, la sua visione di gioco, la forza fisica, la padronanza della palla, la grinta e la determinazione in campo. Cristiano, 1.50 di altezza per 42 kg, ha dimostrato le sue doti tecniche mettendo a segno ben 8 goal su 11 partite nel ruolo di centrocampista, con la maglia giallorossa per il secondo anno, collezionando ben 9 trofei come miglior giocatore e capocannoniere.
Una passione, come detto prima, condivisa con il fratello Davide che, nel ruolo di portiere, come Cristiano si è messo in evidenza, parando un rigore quasi a fine partita permettendo il passaggio alle fasi finali, in questa manifestazione sportiva che punta ad essere proiettata nel panorama calcistico giovanile con il sostegno del Settore Giovanile e Scolastico della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Un Torneo che vuole fungere da vetrina internazionale ai giovani talenti delle società calcistiche italiane e straniere coinvolgendo tanti osservatori delle principali società professionistiche. Il padre Andrea, con l'orgoglio che solo un genitore appassionato e innamorato dei propri figli può provare, augura a Cristiano e Davide innanzitutto di divertirsi, di prendere la vita e lo sport con ironia ma anche con grande serietà, seguendo sempre i suoi consigli e con il sogno, un giorno, di diventare il loro manager.