A piccoli passi verso la salvezza. Eppure solo due pali fermano il Lecce, che avrebbe meritato la vittoria
per lo splendido secondo tempo giocato sì in superiorità numerica, ma anche con qualità, determinazione, lucidità e qualità tecnica.
Sansone al posto dell'ammonito Piccoli, mentre il Cagliari toglie la prima punta Lapadula, schierandosi con il 3-5-1, con Luvumbo unica punta. I salentini spingono subito in avanti. Al 1' va al tiro Gallo, ma la conclusione è alta. I giallorossi usano molto le fasce ma sono imprecisione nei passaggi. Blin è stabilmente a destra. Al 5' Luvumbo si butta a terra in area e l'arbitro lascia correre. I giallorossi non sono costanti nell'aggressione e, anzi, lasciano, per alcuni tratti, l'iniziativa ai rossoblu. Al 58' Gotti inserisce Pierotti al posto dell'evanescente Dorgu, oggi non in giornata. Al 60' Krstovic sbaglia lo stop e così non riesce a saltare Scuffet che era uscito male. Con l'ingresso dell'argentino, Sansone si sposta a sinistra, mentre Pierotti è più centrale. Dopo tre corner, Oudin colpisce al volo da posizione defilata e la palla finisce sul fondo. Subito dopo, Pierotti di testa impensierisce Scuffet. Al 70' Gendrey colpisce alto di testa, e subito dopo Gotti immette Rafia (esce Oudin), e Almqvist (al posto di Ramadani, già ammonito). Al 75' è Almqvist a fare da sponda su cross di Sansone, ma nessuno ne approfitta. I cagliaritani perdono tempo ma al minuto 83' Almqvist pennella per Krstovic che segna il gol del pari. Due minuti dopo, su angolo, palo di Baschirotto e poi anche palo di Sansone su cross di Almqvist. Il finale è un assedio giallorosso, ma purtroppo non arriva il gol del vantaggio. Con l'Udinese, il Lecce farà a meno di Ramadani e Piccoli che, ammoniti e diffidati, saranno squalificati, ma, basterà un pari per festeggiare la salvezza.