Rendere il parto a misura di mamma e neonato. Ascoltando la voce delle dirette interessate e adeguando i servizi sanitari, dall’Ospedale ai Distretti, grazie ad uno specifico percorso di formazione indirizzato al personale.
Si chiama Percorso Nascita ed è il modo per aiutare le mamme a diventarlo e gli operatori e i servizi socio-sanitari ad affrontare l’evento nascita come una formidabile occasione di verificare e migliorare la propria capacità di favorire la consapevolezza delle donne, in modo particolare in una fase della vita in cui si esprime al massimo livello la loro forza creativa.
La ASL Lecce sta realizzando il proprio Percorso Nascita, avviato nel 2016 e proseguito nel corso del 2017, in ottemperanza alle raccomandazioni del Comitato Nazionale Percorso Nascita e delle indicazioni del corrispondente Comitato regionale.
Anche grazie alla disponibilità (gratuita) di un esperto epidemiologo, il prof. Michele Grandolfo, già dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità e redattore del Progetto Obiettivo Materno Infantile, si è proceduto a delineare il piano di azione, lavorando in sinergia con il Comitato aziendale per il Percorso Nascita.
Dopo aver valutato l’attività e la consistenza dei servizi territoriali ed ospedalieri, anche con accurate visite in loco, occasione per la condivisione delle linee strategiche, si è programmato di svolgere una indagine epidemiologica con interviste effettuate da personale addestrato ad un campione rappresentativo di donne partorienti in tutti i centri nascita operanti nella ASL di Lecce. Obiettivo dell’indagine era la conoscenza dei servizi utilizzati, le procedure, il grado di soddisfazione e gli esiti di salute sulla base di indicatori nazionalmente e internazionalmente consolidati. La conoscenza dello stato dell’arte, il raffronto tra quanto si fa e quanto raccomandato dalle evidenze scientifiche e dalle linee guida nazionali e internazionali avrebbe permesso di ancorare saldamente i programmi di aggiornamento professionale messi in cantiere per tutte le figure professionali, con particolare attenzione alle ostetriche, figure cardine del percorso nascita. I risultati dell’indagine avrebbero altresì costituito la base di riferimento per valutare i miglioramenti prodotti dall’applicazione del piano di azione. L’indagine ha previsto interviste a 24 ore dal parto, a tre e sei mesi a tutte le donne che avrebbero partorito nei primi 45 giorni del 2017.
Sono stati acquisiti i risultati delle interviste alla nascita e a tre mesi entro il primo semestre del 2017 e sono in corso le analisi delle interviste a 6 mesi. Acquisiti i risultati complessivi si provvederà alla diffusione dell’informazione con rapporti scritti, pubblicazioni e convegni, anche aperti alla popolazione.
I primi risultati dell’indagine mostrano una evoluzione positiva rispetto al passato, ma vi è ancora molta distanza da quanto raccomandato, giustificando così il piano di aggiornamento professionale.
A tale scopo sono stati coinvolti esperti tra i più accreditati, per esperienza e competenza, a livello nazionale. Sono stati già effettuati tre corsi sulla conduzione degli incontri di accompagnamento alla nascita, curando l’aspetto dell’offerta attiva, con il coinvolgimento di tutti gli operatori consultoriali e il primo corso per gli operatori ospedalieri. Nei primi mesi del 2018 si completeranno i corsi per il personale ospedaliero e si effettueranno i corsi specifici per le ostetriche sull’assistenza alla gravidanza fisiologica.
Sempre nel corso dei primi mesi del prossimo anno il consulente esperto aiuterà ogni singolo consultorio, distretto per distretto, nella progettazione operativa delle attività. Verrà curata con attenzione l’integrazione tra servizi territoriali ed ospedalieri. Nella seconda metà del 2019, infine, è prevista una seconda indagine epidemiologica per valutare i progressi compiuti.