La poesia e la musica sono entrate nella Casa Circondariale. Mischiando poeti, scrittori, pittori, musicisti a psichiatri, medici e infermieri e, grazie all’arte, eliminando ogni differenza.
“Artisti contro lo stigma psichiatrico e carcerario” ed è un’iniziativa nata per favorire una cultura dell’integrazione tra gli uomini e i servizi nelle aree di disagio e/o pregiudizio.
L’Istituto di pena di Lecce ha rappresentato dunque il luogo ideale per l’iniziativa svoltasi lo scorso 25 novembre 2017, curata dal Dipartimento di Salute Mentale della Asl di Lecce e che ha visto il confronto tra molti esperti sul tema “La Sezione Intramuraria per la Tutela della Salute Mentale: superare lo stigma sperimentando nuovi modelli assistenziali”.
Dopo l’introduzione di Serafino De Giorgi (Direttore Dipartimento Salute Mentale ASL Lecce), di Silvana Melli (Direttore Generale ASL Lecce) e Rita Russo (Direttore Casa Circondariale di Lecce), si è tenuta la Tavola Rotonda, moderata da Paola Calò (Direttore CSM Campi S. DSM ASL Lecce), alla quale hanno partecipato Carmelo Cantone (Provveditore Regionale Amm.ne Penitenziaria Puglia e Basilicata), Silvia Dominioni (Presidente Tribunale di Sorveglianza Lecce), Alessandra Moscatello (Direttore Sanitario Casa Circondariale Lecce), Maria Rosaria Grimaldi (Dirigente Medico Psichiatra- DSM ASL Lecce), Gianpaolo G. Mastropasqua (Dirigente Medico Psichiatra Sezione Intramuraria), Claudia Caravaggio (Psicologa Sezione Intramuraria) e Anna Maria Colaci (Professore Associato Università del Salento Master Criminologia).
Successivamente, è andata in scena la performance “Artisti contro lo stigma psichiatrico e carcerario”; Gianpaolo Mastropasqua, psichiatra, poeta e clarinettista, ha introdotto “emozioni e sentimenti che abbattono i pregiudizi”, assieme a Simone Giorgino (poeta), Vincenzo Mastropirro (poeta, flautista e compositore), Giuseppe Carone (chitarrista, infermiere Sezione Intramuraria), Michele Passalacqua (poeta e pittore), Anita Piscazzi (poetessa, pianista), Pasquale Vitagliano (poeta e scrittore), Ilaria Seclì (poetessa), Mauro Marino (poeta, editore ed operatore culturale) e Nicola Albano (chitarrista e compositore).
Un utile percorso per incoraggiare la maggior sinergia, tutela ed efficienza negli ambiti medico psichiatrici e detentivi mediante l’abbattimento del pregiudizio sociale e per perseguire maggiore qualità di vita e di lavoro dei pazienti autori di reato, del personale medico-sanitario, nonchè degli agenti di polizia penitenziaria, auspicando un adeguamento qualitativo e quantitativo del personale con l’impiego delle risorse individuali e collettive. Un modo, senz’altro originale, anche per richiamare l’attenzione degli “addetti ai lavori”, ma non solo loro, sui nuovi modelli di trattamento del paziente psichiatrico negli istituti penitenziari.