Un gesto che racchiude in sé tutta la stima, l’ammirazione e l’apprezzamento per il lavoro che quotidianamente svolgono sul campo, in prima linea, a diretto contatto con situazioni a rischio che potrebbero pregiudicarne la salute.
Un riconoscimento, insomma, in segno di riguardo e di rispetto, oggi ancora di più nel giorno internazionalmente a loro dedicato.
Una rappresentanza dell’amministrazione comunale di Campi Salentina, guidata dal sindaco, Alfredo Fina, questa mattina, in occasione della Festa Internazionale della Donna, si è recata presso il centro vaccinale del presidio ospedaliero “San Pio da Pietrelcina” di Campi, per omaggiare le operatrici sanitarie di un rametto di mimosa, simbolo di questa ricorrenza. La delegazione, oltre che dal primo cittadino, era composta dall’assessore alle Politiche sociali e Pari opportunità, Alessandro Conversano, dell’assessore all’Ambiente, Fabrizio De Luca, e dalla consigliera comunale con delega alla Sanità, Lorena Spalluto.
“Non è un caso che oggi la mia amministrazione abbia scelto le operatrici sanitarie del centro vaccinale di Campi per rendere omaggio alle donne -ha dichiarato Alfredo Fina- perché abbiamo pensato, da questo avamposto di speranza e gentilezza, di ringraziare il vero motore della nostra società. Ma il nostro ringraziamento oggi va a tutte le mamme, le nonne, le insegnanti, le farmaciste, le artigiane, le libere professioniste, le lavoratrici del mondo della ristorazione, le imprenditrici, le impiegate, le dirigenti scolastiche, le bambine, le ragazze, le studentesse fuori sede, le donne delle forze dell’ordine, le volontarie della protezione civile e di tutte le associazioni, per aver resistito, per aver rinunciato, per aver sacrificato, per aver rischiato, per aver continuato tutto come sempre con quel coraggio che dalle origini manda avanti il mondo”.
“Non possiamo tacere un altro dato terribile -ha detto ancora il sindaco di Campi Salentina- cioè quello relativo ai femminicidi. Ben 112 sono state le donne uccise durante il 2020, e 11 in questi primi mesi del 2021. La pandemia in atto ha evidenziato come la violenza di genere sia un incubo non terminato e ha reso ancora più pericolosa la vita di donne abusate e spesso costrette a vivere questo isolamento accanto ai propri carnefici. Non dobbiamo rinunciare mai a lottare affinché questo fenomeno infame abbia finalmente termine”.
“È stato un anno difficile -ha poi commentato l’assessore Alessandro Conversano- e molto più di altri. Ancora una volta le donne si confermano il centro della comunità perché hanno lottato quotidianamente in tutti i settori. Sono andate avanti senza sosta, spesso rischiando di ammalarsi ma con la consapevolezza che fermandosi avrebbero bloccato attività e azioni importanti per la nostra cittadina. Penso alle mamme che hanno lottato per i diritti dei propri figli e per la loro salute e sicurezza, in particolare a chi ha figli già duramente colpiti cui si stavano negando i diritti fondamentali; alle infermiere e dottoresse del nostro ospedale, a chi lavora in bar, pizzerie e supermercati; alle nostre dipendenti comunali, alle insegnanti che mai si sono arrese; alle responsabili delle nostre Caritas, alle volontarie della protezione civile, alle farmaciste e alle OSS che hanno continuato a lavorare nei servizi domiciliari dei nostri cittadini più fragili. Il grazie va a loro e a tutte le donne che in ogni angolo della terra lottano per una società più giusta e senza nessuna differenza di genere”.