Si è parlato prima, in un precedente articolo, della Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid-19, istituita per legge dopo il via libera definitivo da parte del Senato.
La data scelta è il 18 marzo proprio perché, esattamente un anno fa, l’Italia affrontava il suo giorno più nero con 2.978 vittime del Covid a livello nazionale. Proprio a proposito di questo, pubblichiamo il comunicato stampa arrivato dal Comune di Campi Salentina che riporta il messaggio del Sindaco Alfredo Fina.
"Sono ancora negli occhi di tutti le immagini simbolo delle decine di camion dell'Esercito che portavano fuori da Bergamo i feretri dei morti che la città, ormai vicina al collasso, non riusciva più a contenere. Proprio in occasione del primo anniversario in memoria delle vittime del coronavirus, il Presidente dell'ANCI, Antonio Decaro, ha inviato nei giorni scorsi una lettera a tutti i Sindaci italiani promuovendo una momento di commemorazione condiviso: bandiera italiana a mezz'asta esposta su tutti i Municipi e un minuto di silenzio da osservare alle 11, in concomitanza con l’arrivo a Bergamo del presidente del Consiglio dei ministri, Mario Draghi, per ricordare tutte le persone decedute a causa dell'epidemia.
Così come avvenuto il 31 marzo scorso, anche in questa occasione il Comune di Campi Salentina ha aderito all'iniziativa dell'ANCI osservando un minuto di silenzio all'esterno del Municipio.
Alla cerimonia erano presenti il Sindaco Alfredo Fina, il Presidente del Consiglio Comunale Francesco Cantoro e i due capigruppo di maggioranza e minoranza Jacopo Versienti e Giuseppe Renis".
"Ricordare le vittime della pandemia non è solo un modo per commemorare chi ha perso la battaglia contro il Covid - dichiara il Sindaco di Campi, Alfredo Fina - ma è anche un modo per onorare il sacrificio di tutti gli operatori sanitari impegnati dal primo giorno nella lotta contro questo virus terribile e invisibile. Costruire una memoria collettiva è un passo importante per affrontare con tenacia questa fase di emergenza e guardare con speranza al futuro. Grazie alle vaccinazioni in corso sembra esserci finalmente una luce in fondo al tunnel ma solo attraverso il rispetto delle regole e il senso di responsabilità ancora più forte da parte di tutti potremo dire veramente di aver dimostrato il nostro rispetto per chi purtroppo, venuto a mancare a causa del Covid, non ha avuto nemmeno la possibilità di essere salutato degnamente dai propri cari".