Disagi e proteste dei 126 operatori del numero unico di emergenza 112

a cura della 15 Aprile 2024

Da domani, martedì 16 aprile 2024, le chiamate di emergenza provenienti dai Distretti telefonici 080 (Bari) e 0831 (Brindisi) migreranno sul numero unico di emergenza europeo 112,

un solo numero per tutte le emergenze a cui risponderanno 126 operatori della Cur, Centrale Unica di Risposta. Per i Distretti di Lecce, Maglie e Gallipoli l'attivazione del numero unico è invece prevista per maggio 2024. Il problema, però, è che delle tre sedi previste (Modugno, Foggia e Campi Salentina) ad oggi ne è stata attivata solo una, quella di Modugno, e i dipendenti regionali vincitori di concorso e firmatari di contratto con sede di lavoro a Campi Salentina, sono costretti a fare centinaia di chilometri, lavorando sui turni h 24, senza percepire indennità di trasferta e spostandosi solo con mezzi pubblici, per raggiungere ogni giorno la sede di Modugno, guidando anche di notte per tornare a casa in condizioni psicofisiche critiche e inaccettabili.

A tal proposito, Carlo Cirasola, segretario del Csa, il coordinamento sindacati autonomi, assieme a Fp Cgil e UilFpl, riferisce all’Ansa l’intenzione di incontrare l’amministrazione regionale prima dell’avvio, previsto per domani, parlando di «comportamento antisindacale».

Cirasola spiega che: «sono una cinquantina gli addetti alla risposta che hanno firmato il contratto con la Regione per la sede salentina che non è aperta per problemi amministrativi. E non sappiamo se mai aprirà visto che sui tempi nessuno ci ha fornito indicazioni».

«Il disagio per gli operatori è la distanza. Si tratta di lavoratori che vivono a Lecce e nei comuni della provincia e che se avessero saputo di dover andare a Bari, molto probabilmente avrebbero rifiutato il contratto – prosegue – perché ora, saranno costretti a fare più di 300 chilometri al giorno, tra andata e ritorno. Molti di loro sono monoreddito, alcuni non hanno un mezzo proprio e conciliare tutto questo con i turni del Nue, specie quelli del mattino che cominciano alle 6:30 e quelli notturni, è impossibile sia per le spese da sostenere sia per lo stress della trasferta», aggiunge il segretario.

«Siamo pronti ad adottare tutte le misure necessarie dall’assemblea dei lavoratori all’incontro con la stampa. Vediamo cosa accadrà nelle prossime ore» - aggiunge Cirasola.

Redazione

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