Ha lasciato un segno indelebile in moltissimi cuori, non solo a Campi Salentina tra i suoi compaesani, ma in tutto il Salento. I suoi modi gentili, la sua sensibilità rara, il grande acume e la grande profondità trasmessa con semplicità e, quindi, alla portata di tutti, hanno reso Ilio un esempio per i giovani che si affacciano alla carriera professionale, al mondo della politica e alla vita sociale, una persona unica e rimpianta da tutti.

Riportiamo un passo della dedica di qualche giorno fa sul numero unico "C’era una volta a Campi Salentina" dell'amico giornalista Pompilio Toscano:

"La sua fu un'uscita di scena in silenzio, senza clamore, con dignitosa compostezza, congeniale al suo animo di personaggio semplice. Mite, affabile, generoso, schivo fino alla riservatezza, era però sempre in prima linea per l’affermazione di una cultura del rispetto contro la logica della sopraffazione. Il suo modo di porsi scuoteva quelle coscienze spesso inaridite dall’indifferenza o ingessate nell’individualismo. Egli era l’emblema di una politica dove il rispetto, il fair play, l’amicizia erano valori autentici che andavano ben oltre la contrapposizione dei partiti, superando qualsiasi tipo di steccato e di partigianeria.

Una vicenda umana, la sua (purtroppo prematuramente e bruscamente interrotta), che abbraccia la nostra storia recente e che vive ancora oggi nelle opere e nei giorni di un retaggio mai dissipato.

Anche i suoi silenzi, che non avrebbero mai temuto il consumo del tempo, comunicavano quanto le parole. (...) Ma stanne certo Ilio: noi non ti dimenticheremo. Anzi, parleremo a lungo di te a quei giovani che non ti hanno conosciuto, affinchè della tua pur breve ma intensa testimonianza resti nel tempo un’impronta indelebile”.