Ilaria Bracciale

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

Fare la dialisi mentre si è vacanza, nel Salento non è un problema. Sono dieci, infatti, i centri specializzati in grado di garantire questo servizio ai non residenti: i sei pubblici della ASL Lecce più altri quattro privati convenzionati.

L’Associazione “Salento Rinasce”, tra le tante cause sociali per le quali combatte e si spende, è attenta anche al benessere e alla sicurezza delle persone anziane.

Si riporta la nota del Presidente Giuseppe Taurino, Sindaco di Trepuzzi, a nome dei Sindaci dell'Unione Nord Salento, che non avrebbe rappresentanti istituzionali nella squadra di governo della Provincia.

 

In un mondo altamente tecnologico, dove tutto diventa virale e l’utilizzo facile e veloce dei mass media rende informazioni e contenuti televisivi fruibili a tutti in qualsiasi momento, l’Associazione ‘Salento Rinasce’ prende dei provvedimenti.

La testa e anche le mani nel pallone. Da quest’anno l’VIII Torneo Internazionale - 12° Memorial dott. Antonio Vetrugno “La Testa nel Pallone” raddoppia il suo impegno per battere la malattia mentale: oltre ai classici incontri di calcio a sei, complici le spiagge sabbiose di Lido Marini, ci sarà anche il beach volley.

Oggi, 21 maggio 2019, "Turismo Verde Nazionale", associazione promossa da CIA - Agricoltori Italiani, organizza il Festival "Incontriamoci a Tavola" nell'area Food di Amatrice con il supporto dell'Ist. Professionale Alberghiero di Amatrice.

Un freno ai “viaggi della speranza” e la presa in carico globale del paziente. Sono i punti cardine della Rete Oncologica Pugliese (ROP) presentata giorni fa nell’Open Space di Palazzo Carafa.

Biagio Putignano, compositore e didatta pugliese, dal 2000 è titolare della Cattedra di Composizione presso il Conservatorio di Bari, e si distingue per il suo essere eclettico e vincente in diversi campi.

Il Ministero dell’Ambiente ha deciso che l’uscita del carbone entro il 2025 debba essere uno degli obiettivi prioritari da prefissarsi, e lo ha comunicato ad Enel in una lettera dei giorni scorsi. La stessa società, infatti, pare si fosse opposta alla decarbonizzazione della centrale Federico II di Cerano, o meglio, ha parlato della necessità di elaborare un progetto e un percorso verso la decarbonizzazione, ma senza mettere alcuna data e soprattutto rispettando i tempi di adeguamento infrastrutturale del sistema elettrico, per fare tutto nella massima sicurezza. Per questo, sarebbe stato chiesto un incontro con il Ministero dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico e con le amministrazioni interessate, per poter riesaminare bene i punti di questa vicenda.

Dal canto suo, però, il Ministero dell’Ambiente ha ribadito che dopo il 2025 le centrali a carbone non avranno più autorizzazioni di alcun tipo per utilizzare il combustibile fossile, perché la loro attività andrebbe contro al bisogno di tutela del territorio e di salvaguardia della salute dei cittadini.

In sostanza, comunque, il futuro della Federico II è ancora tutto da decidere: la centrale, infatti, nonostante l’assenza di Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), potrebbe comunque continuare a funzionare in caso di emergenze o a condizione di limitare la capacità termica.

Si è tenuta sabato mattina, presso la sede dell’Episcopio, la presentazione del progetto “LeccEcclesiae- Alla Scoperta del Barocco”, un progetto promosso dall’Arcidiocesi di Lecce e realizzato dalla Cooperativa sociale Art Work.

Il progetto, fortemente voluto dall’arcivescovo mons. Michele Seccia, nasce dall’obiettivo di rendere fruibile per un tempo più lungo e idoneo parte del prezioso patrimonio storico artistico della città e di garantire da una parte la cura e la manutenzione dei beni in questione, dall’altra la crescita economica della comunità. Nello specifico, il progetto consentirà, attraverso la corresponsione di un ticket da parte dei visitatori, sia l’apertura delle quattro chiese più visitate della città - la Cattedrale Maria SS. Assunta (Duomo), San Matteo, Santa Chiara e la basilica di Santa Croce - sia l’apertura del Museo diocesano e del chiostro dell’antico seminario. A dicembre, il giorno di Capodanno, a Pasqua e nei mesi da maggio a settembre le chiese, il museo e il chiostro saranno aperti per 12 ore al giorno dalle ore 9 alle ore 21, ogni giorno della settimana. Nei mesi invernali, l’apertura sarà garantita no stop e la chiusura anticipata alle ore 18. Il servizio non garantirà soltanto l’apertura dei beni storico artistici sopracitati, ma la pulizia, la presenza di personale addetto che vigili sul decoro e sulla corretta fruibilità e il reperimento di fondi - attraverso il costo del biglietto - per la custodia e la manutenzione degli stessi beni.

I visitatori attraverso il pagamento di un biglietto d’ingresso di 10 euro – valido per 15 giorni -potranno avere a disposizione del materiale informativo e scoprire le 4 chiese, la cripta del Duomo, il Museo diocesano e il chiostro dell’antico seminario. L’ingresso sarà gratuito per i residenti nella diocesi di Lecce, per tutti i bambini al di sotto degli 11 anni e per i fedeli nei momenti di preghiera individuale e collettiva. Si garantisce inoltre la massima collaborazione con le guide turistiche autorizzate, alle quali si prevede, per esempio, di destinare appositi orari di visita.

La cooperativa sociale Art Work, la cui finalità è la tutela, la valorizzazione e la salvaguardia dei beni culturali, si farà carico della tutela del patrimonio storico artistico in questione, della sua valorizzazione, della promozione della conoscenza dell’arte sacra e della storia locale. Il tutto attraverso l’assunzione di diverse figure professionali impegnate in servizi turistici a più livelli.

Soddisfatto l’arcivescovo Michele Seccia: “Come promesso, dopo aver dedicato la mia prima estate leccese - quella del 2018 - ma anche gli altri periodi dei flussi turistici, all’osservazione e all’analisi del fenomeno del turismo culturale e religioso in città, dopo essermi a lungo consultato con i miei collaboratori e con i sacerdoti che operano nelle comunità parrocchiali del centro storico, i quali mi hanno illuminato su tutte le questioni inerenti e sulle problematiche emerse fino ad oggi, siamo pronti per partire con un progetto che grazie alla collaborazione della Cooperativa Art Work ci consente raggiungere almeno tre obiettivi. Il primo: l’apertura autonoma, autogestita e prolungata delle chiese e dell’antico seminario anche negli orari in cui solitamente questi siti restano chiusi”.

Il secondo: razionalizzare e organizzare le visite nel rispetto della dignità dei luoghi e dei tempi dettati dalle liturgie: essi meritano il giusto decoro e i comportamenti adeguati. È bene, infatti ricordare che le chiese, quelle antiche e quelle moderne, sono anzitutto case di preghiera e in esse il silenzio insieme con un abbigliamento e un contegno consoni sono regole imprescindibili e inderogabili. Terzo - ma non ultimo per importanza - ma direi, invece, fondamentale: offrire nuove occasioni di lavoro a qualche giovane disoccupato ma qualificato in ordine alle attività richieste compresi l’ordine e la pulizia dei luoghi”.

“Credo - ha concluso Seccia - che la stagione ormai alle porte possa iniziare sotto i migliori auspici e nelle forme più idonee con un tentativo ulteriore: quello di destagionalizzare l’offerta grazie ad un’organizzazione più rispondente alle attese dell’utenza”.

“La nostra più grande soddisfazione - ha dichiarato Paolo Babbo, presidente di ArtWork - deriva dall’essere riusciti a coniugare, secondo le indicazioni e le richieste dell’arcivescovo, le esigenze dei fedeli - la cui tranquillità deve essere assicurata durante le funzioni, con quelle dei turisti che potranno fruire tutto il giorno dei monumenti più belli della nostra città, divenuta negli anni a forte valenza turistica. Come accade nelle più belle città d’arte d’Italia, gli ingressi saranno regolati da un’apposita biglietteria gestita con uno dei più sofisticati software per rendere più veloce ed efficace il servizio offerto. Il progetto, che ci impegniamo a far partire già nel mese di maggio, genererà numerosi posti di lavoro e garantirà le risorse per finanziare le opere di manutenzione e di restauro, salvaguardando e perpetuando il nostro patrimonio culturale”.

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