Dopo circa un mese dalle dimissioni dell’ex vicesindaco di Arnesano, Ilenia Dorini, ora consigliere di minoranza e componente del gruppo misto, e le conseguenti variazioni nei numeri della maggioranza, l’Amministrazione del Sindaco Avv. Emanuele Solazzo si mostra sicura del suo percorso.
Le motivazioni di tali dimissioni vengono ben espresse dalla Dorini stessa, in sua lettera, nella quale spiega come “la decisione è maturata dopo un lungo periodo nel quale, spesso, non ho condiviso le scelte operate da questa Amministrazione”. Pare ancor più importante, però, la scarsa collegialità delle scelte “fatte in piena autonomia da alcuni componenti dell’Amministrazione stessa, e […] senza alcun tipo di condivisione…”.
Proprio rispetto a questo punto, sono stati il sindaco Solazzo prima, ed il vicesindaco Marco Petrelli poi, ad esprimersi in maniera ferma. Infatti, nella sua lettera di risposta, il Sindaco ha sottolineato come “Nella maggior parte dei casi le decisioni sono state assunte all’unanimità e solo in pochissimi casi “a maggioranza” ma sempre e, comunque, nel rispetto delle persone, dei ruoli e delle opinioni di ciascuno e con continui confronti.” Un aspetto che ha ribadito Petrelli, che ha chiarito come “nel gruppo di maggioranza non ci sono mai state prevaricazioni di nessuna sorta, né del Sindaco né degli Assessori. Le decisioni sono state invece prese sempre collegialmente ed in maniera trasparente”.
A riferire su tale questione è stato anche il Consigliere di minoranza del gruppo “Arnesano unita” Giuseppe Russo, secondo il quale “Risulta evidente come la triade Solazzo-Petrelli-Nuzzaci assume ogni decisione politica e amministrativa relegando il resto della maggioranza ad una presa d’atto in seno alla giunta e al consiglio comunale.”
Di non meno importanza pare il secondo punto che l’ex-Vice Sindaco Dorini espone nella sua lettera, ovvero l’“ormai indefinibile limite tra ciò che viene disposto in quanto “Amministratore” e ciò che viene disposto in quanto “Responsabile del Servizio””. Con ciò la Dorini si riferisce all’assunzione delle cariche tecniche da parte di alcuni assessori, che invece sono di nomina politica.
E’ ancora Russo a pronunciarsi, facendo riferimento ai provvedimenti assunti dalla maggioranza che avrebbero indotto la Dorini a dimettersi: “Fra tutti quello relativo alla riorganizzazione degli uffici (con la revoca delle posizioni organizzative ai responsabili degli uffici comunali) ha profondamente turbato il senso istituzionale e umano della Dorini.”
Non meno forte la reazione del Sindaco Solazzo: “Amministrare vuol dire anche assumersi responsabilità e prendere decisioni importanti anche sugli assetti organizzativi dell’Ente con l’obiettivo unico di fare sempre il bene dell’intera Comunità.” Dicendosi poi rammaricato dell’atteggiamento adottato dalla Dott.ssa Dorini, che, nel momento di assumere provvedimenti decisivi “inspiegabilmente, non ha ritenuto opportuno prendervi parte contravvenendo anche a quel mandato di fiducia che da me Le era stato conferito in quanto Vicesindaco.”
Le difficoltà per la Giunta comunale potrebbero così venire da quello che le dimissioni della Dorini (prima ancora del Consigliere Manca) hanno scaturito, vale a dire i numeri risicati dell’attuale maggioranza (7 contro 6). Non meno sereno si è detto però, anche su questo particolare, il Vice Sindaco Petrelli, che infatti ha specificato come “dal punto di vista dell’azione amministrativa, nel quotidiano, noi pensiamo a lavorare uniti e compatti per il bene dei cittadini”.
Se chi guida il Paese si dice sicuro di poter portare avanti l’azione amministrativa, sino a fine consiliatura, preoccupato è invece l’esponente della minoranza Russo. Sul proseguo del mandato infatti, per Russo “non si rilevano spiccate personalità politiche all’interno della maggioranza tali da contrapporsi alle decisioni della triade Solazzo-Petrelli-Nuzzaci.”
Le dimissioni della Dorini hanno sicuramente scosso le acque all’interno del Consiglio comunale. Di tali sommovimenti, però, non sembrano preoccupati i membri della maggioranza, che, anzi ostentano sicurezza per il proseguo del loro percorso amministrativo, sebbene si dicano consapevoli che ancora qualcosa potrebbe mutare.
Per il gruppo “Arnesano unita” invece “Il fallimento politico del suo mandato è ormai sotto gli occhi della maggior parte dei cittadini e farebbe bene, oltre che apprezzato dai più, a dimettersi e restituire la casa comunale agli arnesanesi.”