Cede il tetto in amianto: prognosi riservata per l'operaio precipitato da dieci metri

Veglie. Poteva probabilmente andare peggio, ma non è certamente delle migliori la condizione in cui ora verserebbe un operaio di Galatone, C.M., dopo il brutto episodio di ieri.

Nella mattinata del 13 luglio, infatti, il 36enne, dipendente di una ditta di Cavallino che si occupa dello smaltimento dell'amianto, era impegnato a lavorare sul tetto di un'azienda di Veglie, per rimuovere la copertura in eternit, quando questa, anche a causa del peso dell'operaio, ha ceduto, facendolo precipitare da una decina di metri d'altezza.

L'utilizzo dei dispositivi di sicurezza e di protezione necessari e il tempestivo intervento del 118, hanno scongiurato un epilogo più tragico, ma il 36enne è stato comunque trasportato al “Vito Fazzi” di Lecce in codice rosso, e avrebbe riportato fratture e traumi in diverse parti del corpo; al momento la prognosi è riservata.

Sul luogo dell'infortunio sono intervenuti anche i Carabinieri della stazione di Veglie, che ricostruiranno l'esatta dinamica, e lo Spesal di Lecce (Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro), per i controlli sul rispetto delle norme di sicurezza. L'area, al momento, è stata posta sotto sequestro, su disposizione del pm Paola Guglielmi.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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