"Abbiamo avuto conferma, dalle dichiarazioni del Presidente della Provincia e del Sindaco di Lecce, frutto dell’incontro con il ministro Provenzano, che il CIS non può che essere uno strumento per una programmazione strategica, non di una singola municipalità, ma di un’area vasta che sappia guardare ad una progettualità di largo respiro, per infrastrutture e servizi in grado di elevare gli standard di qualità di un intero territorio.

Non ci sarebbe stato bisogno di un pellegrinaggio a Roma per ascoltare la buona novella. Sarebbe bastato aprire un confronto già dallo scorso anno, per non accumulare ritardi nella programmazione di interventi, di cui si era ampiamente discusso in dibattiti e incontri pubblici a cui è stato presente anche il sindaco Salvemini.

Ora non il tempo delle polemiche ma della costruzione di una progettualità partecipata e condivisa su assi fondamentali per la tenuta del nostro territorio.

Ribadisco quanto più volte detto, gli interventi devono essere in materia di dissesto idrogeologico, rigenerazione e riqualificazione delle marine, difesa della costa finalizzati a creare servizi necessari per compiere un salto di qualità nel turismo, piste ciclabili e mobilità sostenibile.

La parola adesso passi subito al Presidente Minerva perché convochi immediatamente un tavolo di lavoro tra il Comune di Lecce e l’Unione dei Comuni del Nord Salento, per recuperare il terreno e il tempo perso e presentare una programmazione unitaria. I risultati di questo tavolo saranno il metro con cui misurare la nostra capacità di dare risposte concrete in un periodo in cui imprese e cittadini soffrono una condizione di precarietà e si aspettano dalle istituzioni soluzioni puntuali".