Roma. Sonia Perrone, originaria di Trepuzzi ma da anni nella Capitale, ha all'attivo una soddisfacente carriera nella moda. Ha esordito come modella, ma poi ha scelto, con passione, entusiasmo e determinazione, di dedicarsi alla regia di sfilate ed eventi. Conosciamola meglio nell'intervista che segue.
È regista e coreografa di sfilate di moda. Come ha avuto inizio la sua carriera in questo settore?
Tutto è accaduto per caso. Almeno all’inizio, quando all’età di 16 anni, frequentando una nota emittente radiofonica di Lecce, sono stata coinvolta da una loro agenzia di moda per fare la modella. Non ero molto interessata, ma per gioco ed insieme ai miei amici, ho frequentato con loro un corso di portamento. Da lì è cominciato tutto, soprattutto la scoperta di un mondo affascinante di cui io mi sono subito innamorata grazie agli insegnamenti di una ex modella cubana, Jackie Adams che si occupava della formazione e delle sfilate. È stato il suo modo, il suo stile, la sua impareggiabile eleganza e femminilità a farmi soffermare su qualcosa a cui non avevo mai pensato in precedenza: fare la regista di moda. Già, perché grazie a lei ho subito capito che fare la modella non mi interessava, nonostante, secondo gli addetti ai lavori, fossi particolarmente portata. Quello che invece mi affascinava era tutto quello che precedeva una sfilata, ossia curarne la parte ideativa, progettuale ed esecutiva, oltre alla formazione delle modelle. Le innumerevoli esperienze come assistente, la direzione di tante piccole sfilate all’inizio, insieme ad una particolare formazione accademica con una prima Laurea in Lettere e Filosofia con indirizzo spettacolo ed una tesi di laurea sperimentale che trattava in termini comparatistici la regia di moda con quella cinematografica, e successivamente una seconda laurea in Studi Storici, Critici e Teorici sul Cinema e gli Audiovisivi, hanno confermato questa mia inclinazione, trasformandola in una vera professione.
Nell'ambiente in oggetto l'impatto visivo è un tassello fondamentale. Cosa devono necessariamente avere una sfilata e/o un evento di moda per risultare accattivanti e coinvolgenti?
La sfilata di moda è un potente strumento di comunicazione sociale basato su corpi e abiti in movimento, ma il suo aspetto seduttivo è legato ad una serie di componenti che devono interagire tra di loro alla perfezione per innescare quell’emozione che va oltre l’esibizione. Dirigo le sfilate non solo con un senso di grande responsabilità e rispetto per chi me le affida, ma con il desiderio di raccontare una storia affascinante che va oltre la semplice presentazione di una collezione. La mia cifra stilistica più evidente e anche quella per cui mi distinguo nel mio mercato, sono le coreografie, accompagnate da colonne sonore in grado di creare ambientazioni in cui potersi immergere e fare esperienza. Il rispetto del genere poi, fa sì che ogni sfilata si trasformi in un evento unico nel suo genere.
Quali esperienze professionali l'hanno particolarmente soddisfatta ed emozionata?
La mia lunga gavetta e le innumerevoli esperienze nell’ambito della regia di moda, oltre alla mia formazione, mi hanno permesso di divagare sul tema, curando eventi di varia natura e collaborazioni in ambiti affini come quelli televisivi, cinematografici, teatrali, fieristici, formativi. Ho potuto applicare la mia creatività in moltissimi campi e in ognuno ho raccolto soddisfazioni diverse. Tutti gli eventi che ho il piacere di curare, dal più piccolo al più grande, dal meno impegnativo al più complesso mi procurano emozione, perché sono il frutto e la sintesi della passione che nutro per il mio lavoro.
È anche ideatrice di Cammineria, un vero e proprio programma che intende il portamento come progetto di stile. Di cosa si tratta?
CAMMINERIA è una costola del mio lavoro di Regista. Nasce inizialmente dall’osservazione dei corpi di cui mi sono sempre circondata, tra modelle e team, e poi dallo studio di tutti quelli degli altri. In modo particolare nasce dall’osservazione della camminata. Fateci caso, ognuno di noi ha un modo caratteristico di camminare che ci rende riconoscibili da lontano. Camminare è un tratto distintivo di una persona ed è dipendente da fattori di conformazione fisica o psicofisica. Età, stato di salute, sesso, provenienza, estrazione sociale, umore, timidezza, tante le cause che la determinano e tanti i motivi che inquinano appoggio del piede e lancio del passo, con conseguenti e visibili errori di impostazione fisica in tutti i settori del corpo, che da iniziali vizi di postura possono trasformarsi in veri e propri difetti fisici. Ho formato nel corso degli anni moltissime indossatrici, ma tante sono state sempre le richieste da parte di privati, tra politici, professionisti, donne in carriera. Sono stati proprio loro ad incoraggiarmi a rendere pubblico a tutti gli effetti questo lavoro di consulenza sul corretto utilizzo del corpo. Da queste basi nasce ufficialmente CAMMINERIA, un metodo che, partendo dall’appoggio corretto dei piedi, permette a chiunque di riscoprire le potenzialità del proprio corpo, il potenziale inespresso e il relativo valore, ricorrendo nient’altro che a sé stessi. CAMMINERIA è un progetto che parla di stile personale, di benessere, di salute, di cultura e cura del corpo e lo fa in modo diverso, senza travestimenti, filtri o decorazioni. E in modo ambizioso parla anche di “evoluzione delle specie”. Almeno questo nella mia personalissima visione di un mondo fatto di uomini e donne consapevoli, padroni rispettosi del proprio corpo e della propria esistenza. Il tutto in poche ore di lezione.
Cosa consiglia a chi desidera riacquistare fiducia e sicurezza nel proprio corpo e nelle proprie potenzialità? Da cosa dovrebbe e potrebbe partire?
Il mio consiglio è quello di avere fiducia nel proprio corpo imparando a conoscerlo meglio, nel pieno rispetto della sua età e della sua anatomia. CAMMINERIA è un metodo che funziona solo se si parte da sé stessi, dalla consapevolezza di come siamo fatti fisicamente, dall’accettazione del proprio corpo e dal desiderio di migliorarlo attraverso un processo di trasformazione e cambiamento naturale. Comprenderne le basi, rispettare le sue funzioni vitali, migliorare le abitudini posturali, correggere movenze e atteggiamenti involontari è un processo molto semplice ed efficace per la riconquista della propria persona e della propria autostima. A volte misurarsi con i propri limiti o con quelli che noi definiamo difetti, è davvero terapeutico. Ci aiuta a conoscerli meglio e ci insegna a gestirli. Io ne ho tanti, ma ho imparato tenerli a bada senza troppe preoccupazioni.
Progetti attuali e futuri?
Sto lavorando alla progettazione di tre eventi che si svolgeranno a settembre ed ottobre, tra Milano, Roma e Napoli. Tre lavori di Direzione Artistica. Continuo, come ho sempre fatto nel mio percorso professionale, ad accogliere le richieste dei miei clienti dando loro supporto e priorità. Ma non nego che vorrei dedicarmi a tempo pieno a CAMMINERIA, al mio progetto personale, con l’idea di un tour in tutta Italia fatto di incontri e confronti sul tema. E qualche data è già in agenda con la premessa di interessanti collaborazioni che al momento non vi svelo. Lieta di condividerle con tutti voi e al più presto attraverso i miei siti www.regiamoda.it e www.cammineria.it, nonché le mie seguenti pagine social su Facebook SoniaPerrone.RegiaModa/ - SoniaPerrone.Cammineria/ e profili su Linkedin soniaperrone/, Instagram soniaperrone.cammineria/?hl=it e Youtube https://www.youtube.com/channel/UCrSZmjTM7FmDwGVluNN7Nzg?view_as=subscriber
Focus sul programma CAMMINERIA RISCOPRI TE STESSA e IL TUO VALORE
Il corpo questo sconosciuto
correggere e migliorare l’impostazione fisica
Portamento
visione e modifica dell’andatura
Una conquista possibile
equilibrio, elasticità e leggiadria corporea
Tacchi non vi temo
suggerimenti su come sceglierli e come indossarli
Comunicare con il corpo
un’arte ed un linguaggio affascinante, elegante e seduttivo