Tre giorni per esplorare, tra teoria e pratica, libri e spettacolo, laboratori e concerti, cosa si muove intorno alle nuove pratiche educative, quelle che puntano a costruire un senso di cittadinanza
più aperto e insieme inclusivo, quelle che guardano oltre i tradizionali stereotipi di genere.
Dopo il successo del Kids Village, un vero e proprio villaggio creativo all’interno del Kids Festival Internazionale del teatro, Blablabla presenta il suo Festival di cultura per l’infanzia, giunto alla quinta edizione e che punta a valorizzare sempre più quelle pratiche – educative e ludiche – che provano a scuotere il mondo dell’infanzia, facendovi filtrare ciò che si muove a lato, dall’editoria, al teatro ai laboratori ludico-didattici, dalle nuove pedagogie partecipative a un ripensamento della genitorialità orientata verso la trasformazione della società in chiave sempre più fluida.
Per sensibilizzare contro le discriminazioni e gli stereotipi di genere dal 27 al 29 gennaio a Trepuzzi andranno in scena tanti eventi di carattere culturale e laboratoriale, tutti a ingresso gratuito, tra cui spiccano Cristina Prenestina “La Drag Queen che legge le favole ai bambini” (domenica 29 gennaio ore 17.30); le letture arcobaleno di Fermenti Lattici; “Cartoline” di Cecilia Maffei e Tobia Lamare in collaborazione con Orecchio Acerbo edizioni, lo spettacolo di teatro-ragazzi Spaidermen di e con Giacomo Dimase per sensibilizzare al tema dell’identità di genere (27 gennaio ore 20.00), lo spettacolo Corri Dafne! Di Factory Compagnia Transadriatica (29 gennaio ore 18.30), e i laboratori tematici per bambine e bambini a cura di Blablabla. Per ultimo, ma non per importanza, il concerto di H.E.R, la talentuosa musicista con un intenso curriculum di successi (28 gennaio ore 22.00). Gli spettacoli si terranno presso l'Auditorium Zona Santi di Trepuzzi.
Cuore del festival il momento di dibattito rivolto a genitori, educatori, insegnanti e alla comunità educante tutta, che ha dato il titolo a questa edizione: ancora, sempre, brillare.
Un’occasione di incontro e scambio di esperienze sui diritti al di là del genere, con la partecipazione di Transparent Ets; Alessandro Taurino, Gaia Barletta, Agedo Lecce e tanti altri.
Un dibattito con un approccio critico che caratterizzerà tutto questo festival, attento a riconoscere e mettere in discussione i rapporti di potere tra i generi, le disuguaglianze tra maschile e femminile, gli stereotipi e i modelli di comportamento imposti come neutri sin dall’infanzia.
"Abbiamo molto a cuore il Festival di Blablabla, che è cresciuto molto nel corso degli anni, perché è un’iniziativa che va a toccare tutte le tematiche attuali sui temi della parità di genere - ha detto la Vicesindaca Lucia Caretto - a partire da quello degli stereotipi e altri argomenti correlati, compreso il tema dell’identità che attraversa molti eventi della rassegna".
"Crediamo fortemente nell’educazione alla cultura dei diritti - ha continuato Caretto - è un processo necessario che, se mantenuto costantemente e promosso nelle sue articolazioni più duramente colpite dalla società attuale, consente di sviluppare, soprattutto nelle nuove generazioni, i valori dell’uguaglianza e della convivenza democratica, il rispetto di sé e degli altri".
"Questa edizione del Festival mostra un cambio di passo notevole rispetto alla prima edizione - ha replicato il Sindaco Giuseppe Taurino - e questo è il segno che in città c’è la voglia di confrontarsi, di mettersi alla prova e di lavorare sul tema dei diritti intesi a tutto tondo. Diritti che stanno vivendo, a livello di dibattito, un periodo non semplice, in cui si assiste a tendenze che puntano a comprimerli anziché ad ampliarli".
"Un segnale importante, perché uno dei principali obiettivi della manifestazione - dicono gli organizzatori - è creare una rete di soggetti e realtà che cooperino a lungo termine su queste tematiche, un cantiere aperto e permanente di ricerca comune, analisi e sperimentazioni che produca metodi, pratiche e saperi innovativi e possa condividerli durante e oltre l’evento annuale del festival. Il primo passo è stato fatto certamente con il piede giusto. Ora non resta che godersi questa autentica fucina della cultura dell’infanzia, perché parlare d’infanzia vuol dire parlare di futuro".
Le attività sono gratuite ma a capienza limitata. Info e prenotazioni 3207087223.