È arrivata ieri la condanna nei confronti di D.P., 28 anni, di Surbo, dopo il caso di tentato femminicidio di cui si rese responsabile, nel maggio scorso, e per il quale era stato arrestato dalle Volanti.
L'uomo fu fermato dopo il tentativo di travolgere la convivente con la macchina della stessa, auto con la quale la donna aveva appena avuto un incidente, sulla strada che conduce a San Cataldo; tutto sotto gli occhi della figlia minore della donna. Il tentativo fortunatamente fallì perché pare che, in seguito all'urto, lo sportello della vettura si fosse incastrato nel guardrail, bloccando l'automobile.
Un pomeriggio da incubo, quel 28 maggio, in cui solo l'intervento dei Carabinieri riuscì a placare la follia dell'uomo originario di Surbo, che intervenuto sul luogo dell'incidente in cui era rimasta coinvolta la convivente, inveii pesantemente contro alcuni passanti, lanciando pietre e ferendo anche un agente di polizia, poi costituitosi parte civile. In seguito a questi episodi, la donna trovò il coraggio di denunciare il compagno, per le continue liti e le aggressioni fisiche e verbali a cui era sottoposta da tempo.
Per questi reati, e per altri ancora come lesioni e minacce gravi, maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale, la Procura ha deciso di condannare il 28enne a cinque anni e quattro mesi di reclusione, respingendo la richiesta, avanzata dal suo avvocato difensore, di concedergli i domiciliari.