Si ricorda Emanuele nel 30° anniversario della sua morte: ucciso per salvare la sorella

Sono passati 30 anni dal gravissimo fatto di cronaca nera che sconvolse due intere nazioni, Italia e Germania, avvenuto il 16 agosto del 1988 e che ancora oggi viene ricordato come uno dei più brutti episodi dell'epoca.

Degowski e Roesner, due cittadini tedeschi, la mattina di quel 16 agosto, infatti, assalirono la 'Deutsche Bank' , all'esterno della quale però ad attenderli c'era la polizia che aveva circondato la zona. Riusciti a scappare ai militari, i due salirono su un pullman cittadino e presero in ostaggio tutti i passeggeri. Tra questi, due fratellini di Surbo, emigrati in Germania con la famiglia per lavoro, Emanuele, 14 anni, e Tatiana, 9. Il ragazzino, per difendere la sorella dalle minacce dei due tedeschi e per farle da scudo con il suo corpo, fu raggiunto da tre pistolettate e fu brutalmente ucciso con un colpo mortale alla nuca.

Una tragedia che ancora non è stata dimenticata dal paese d'origine del 'ragazzino eroe', che lo ricorda oggi con una manifestazione organizzata per conto dell'Unione dei Comuni del Nord Salento e in collaborazione con la Senatskanzlei della Freie Hansestadt Bremen. Proprio in questo 30° anniversario, infatti, Surbo ricorda il povero Emanuele De Giorgi, con una commemorazione che si sta tenendo in mattinata, dalle 9.30, presso il Cimitero Comunale di Surbo, e alla quale parteciperanno il Commissario dott. Giovanni Grassi, la Dirigente Scolastica Prof.ssa Addolorata Mazzotta e il Parroco don Mattia Murra. Sarà deposto un cuscino di fiori per omaggiare e onorare Emanuele, con la consegna di una lettera del Sindaco di Brema Carsten Sieling alla famiglia della vittima.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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