Sarebbe stato ritrovato ieri mattina, venerdì 19 marzo, intorno alle 12, il cadavere di un ragazzo di origini marocchine, di soli 17 anni, sul tetto della motrice del treno Intercity Notte 755 della tratta Milano-Lecce,
fermatosi presso lo scalo di Surbo per lavori di manutenzione. A ritrovare il cadavere, gravemente ustionato, gli addetti alle pulizie impegnati nelle operazioni di lavaggio del mezzo, i quali avrebbero immediatamente allertato le autorità competenti. Per risalire all'identità del giovane, ritrovato con la mascherina ancora addosso, una tuta e un K-way grigio, si è reso necessario analizzare le impronte digitali, incrociando anche le denunce di scomparse degli ultimi mesi. Il giovane marocchino si sarebbe allontanato da casa nel gennaio scorso, lasciando la famiglia residente a Piacenza, la quale pare avesse denunciato la scomparsa del figlio subito dopo la sparizione. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del comando provinciale di Lecce che hanno consegnato il cadavere al medico legale, gli agenti della Polizia Ferroviaria, gli agenti della Squadra Mobile e della Scientifica, il pm di turno presso la Procura di Lecce, e gli operatori del 118. Ora il corpo del 17enne si troverebbe presso la camera mortuaria del Vito Fazzi di Lecce, in attesa dell'autopsia. Intanto, da una prima valutazione fornita dal medico legale, il giovane sarebbe morto per folgorazione, dopo essere stato colpito da una scarica elettrica a 300 volt; non si conosce ancora, però, la dinamica dell'accaduto, nè il motivo per il quale la vittima si trovasse sul tetto del treno. La prima ipotesi potrebbe essere quella secondo la quale il giovane stesse cercando di eludere i controlli perché sprovvisto di regolare biglietto. Solo una prima ipotesi, questa, che sarà confermata o smentita dalle indagini avviate per cercare di capire cosa sia successo sull'Intercity notte 755 durante le ultime ore.