La Procura di Lecce avrebbe chiuso le indagini relative al brutto fatto di cronaca avvenuto il 5 luglio dell'estate scorsa, nel quale perse le vita una 19enne di Surbo.
La ragazza viaggiava su una Mercedes Classe A, insieme al suo fidanzato, A.M., 27 anni, diretta ad un matrimonio, quando l'auto si schiantò contro un muretto di recinzione alle porte di Trepuzzi. In seguito al fortissimo impatto, la ragazza fuoriuscì dall'abitacolo, morendo sul colpo, mentre il ragazzo rimase illeso. Una serie di perizie e analisi, da quel momento, hanno cercato di ricostruire con esattezza la dinamica del fatto ed eventuali responsabilità, concentrandosi sul fidanzato e sulla sua lucidità alla guida, in quella mattinata. Furono fatte delle analisi al 27enne, anche lui di Surbo, per verificare se lo stesso avesse fatto uso di sostanze stupefacenti prima di mettersi alla guida. Ma dopo un primo risultato positivo, che però sarebbe sfalsato e non attendibile in quanto effettuato immediatamente dopo l'incidente, ulteriori controlli avrebbero poi dimostrato che il giovane non fosse affatto drogato quella mattina del 5 luglio.
Adesso, sembrerebbe che si sia arrivati all'ultimo capitolo della triste vicenda, con la decisione del sostituto procuratore che ha chiuso l'inchiesta. Il 27 è accusato di omicidio stradale e di eccesso di velocità, ma senza l'aggravante dell'uso di sostanze stupefacenti.