Sarebbe morta in seguito ad una gastroscopia: si apre un'inchiesta per fare chiarezza

Porta con sé molto dolore e incredulità la tragedia che ha colpito T.T., 49 anni, di Squinzano, deceduta lo scorso 23 ottobre in circostanze ancora tutte da chiarire.

La donna, madre di due figli, avrebbe deciso, tempo fa, di sottoporsi ad un intervento antiobesità, il quale prevedeva l'inserimento di un palloncino infragastrico da effettuare presso una clinica privata di Lecce. Proprio in vista dell'intervento, la 49enne si sarebbe recata presso la clinica Petrucciani, la mattina del 18 ottobre, dove i medici l'avrebbero sottoposta ad una gastroscopia, esame propedeutico all'operazione.

E proprio quella mattina, nella clinica leccese dove era stata accompagnata dal marito, la donna avrebbe avuto un arresto cardiaco importante, in seguito al quale sarebbe rimasta in coma fino a martedì pomeriggio, 23 ottobre, quando la donna è stata dichiarata morta, dapprima cerebralmente e poi biologicamente, dal personale medico del reparto di Rianimazione dell'Ospedale 'Vito Fazzi' di Lecce, dove era stata trasportata d'urgenza subito dopo il malore. A dirci se questo sia sopraggiunto durante o dopo la gastroscopia, se sia stata solo una fatalità o se ci sia qualche responsabilità medica, saranno le indagini avviate dai Carabinieri della stazione di Squinzano, dopo la denuncia-querela presentata martedì sera dal marito della donna, molto conosciuta in paese per il suo carattere solare ed estroverso, e sulla cui salma, che ora si trova presso la camera mortuaria del 'Fazzi', sarà effettuato l'esame autoptico per fare chiarezza sull'accaduto.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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