Inizia così la risposta della maggioranza al Comune di Squinzano all’attacco sferrato ieri dal gruppo di opposizione “Squinzano viva” in merito alla richiesta di convocazione di un consiglio comunale che affronti le questioni della rotazione degli incarichi professionali e la chiusura di alcuni plessi scolastici.

“Basti pensare – prosegue la nota della maggioranza - a come sono stati ridotti negli anni dell'amministrazione Miccoli, gli impianti sportivi che tutti ci invidiavano e ora in uno stato di degrado assoluto, come lo stadio comunale e il Centro per lo sport e lo spettacolo di via dei muratori”.

“I fatiscenti edifici scolastici – continua la maggioranza che sostiene il sindaco Marra - potevano essere ristrutturati dalla precedente amministrazione, incapace di utilizzare i tanti finanziamenti regionali e nazionali, così come, invece, è stato fatto da tutte le amministrazioni dei paesi limitrofi. Noi stiamo lavorando per ristrutturare quasi tutti gli edifici scolastici ad iniziare dalla scuola ‘De Amicis’, per poi passare alla scuola ‘Ernesto e Gennaro Abbate’. Stiamo anche gettando le basi per ottenere finanziamenti per la ‘Carducci’ e anche per la ‘Don Bosco’ dove in passato era stato effettuato dalla precedente amministrazione un restilyling di facciata. Giocare poi, anche sulla pelle dei nostri bambini, strumentalizzando la chiusura della Scuola Sant'Elia, è quanto di peggio possa fare ‘Squinzano Viva’: non è questa maggioranza ad aver deciso la chiusura della Sant'Elia, anche perché l'attuale amministrazione non ha e non aveva nessun potere per farlo, alla luce della normativa vigente”.

“Se poi – concludono sulla questione della presunta violazione della normativa anticorruzione nell’assegnazione degli incarichi professionali - è stata violata la normativa in tema di incarichi da parte di questa amministrazione, ‘Squinzano viva’ è invitata a rivolgersi agli organi competenti; sicuramente, a proposito di nepotismo, il bue non può chiamare cornuto l'asino...’Squinzano viva’ abbia almeno la compiacenza di stare zitta. Tutti sanno cosa è successo nei cinque anni di amministrazione Miccoli in tema di incarichi e assunzioni: una vera e propria parentopoli".