Pubblichiamo l'intervista al Direttore Sportivo dello Squinzano Calcio 1913, Claudio De Pascalis, che fa un bilancio in questa prima parte della stagione calcistica individuando i punti di forza della squadra e gli aspetti da migliorare.
La stagione è definitivamente entrata nel vivo, lo Squinzano non solo sembra essere determinato a voler vincere il campionato ma sta dimostrando anche la forza e la giusta grinta per superare bene tutti gli ostacoli che in un percorso si incontrano. Qual è il bilancio in questa prima parte della stagione?
"Il bilancio è positivo soprattutto in questa prima parte dove siamo in fase di crescita a livello tecnico, inglobando nel gruppo altri atleti con un buon potenziale. Siamo dell'idea che si possa fare sempre di più".
La prima grande forza della squadra sembra non essere tanto quella tecnica e tattica, ma quella del gruppo e della squadra. Quanto sono uniti i ragazzi tra di loro e quanto è importante questo aspetto?
"Siamo un gruppo abbastanza solido, siamo una famiglia dove in ogni difficoltà ci sosteniamo, in ogni vittoria esultiamo e in ogni sconfitta ci riproviamo. E' così che cresce una famiglia".
In questo ultimo periodo, sono arrivati nuovi elementi, segno che la squadra ha voglia di presentarsi nella corte avversaria sempre più forte e determinata. Ci saranno delle cessioni oppure la rosa rimarrà intatta?
"Io spero che il nuovo calciomercato, che non abbiamo concluso, possa rendere soddisfatti noi e anche loro, unendosi al gruppo. Certo, magari può succedere qualche cambiamento".
In queste prime dieci partite, lo Squinzano ha dimostrato egregiamente di poter stare ai vertici della classifica del campionato. Secondo lei, cosa si può migliorare e cosa sarebbe necessario tenersi stretto di quanto di buono è stato fatto?
"L’obiettivo di inizio stagione è quello di vincere campionato e coppa e cercheremo di ritornare in testa alla classifica. La cosa che dobbiamo perfezionare è la concentrazione nel non abbassare mai la guardia perché tutte le squadre che incontriamo faranno la partita della vita come se fosse una finale. E' importante tenerci strette le cose positive fatte fino ad oggi cercando di migliorare continuamente".
Analizzando i dati delle partite finora giocate, le uniche due sconfitte della squadra sono arrivate fuori casa. Secondo lei, il fattore stadio, il calore del pubblico sempre presente in maniera numerosa, incide tanto sulla prestazione dei ragazzi?
"Diciamo che, a parte la sconfitta a Taviano dove abbiamo affrontato una squadra veramente all’altezza, ad Avetrana non siamo andati con la testa giusta ma ci è comunque servito a capire che questo non è un campionato semplice e che si deve restare sempre concentrati per poter vincere".
Insieme alla società e al Mister, avete portato in squadra giocatori del calibro di Falconieri e Ancora, che per i tifosi ormai sono dei veri e propri beniamini. Come giudica, da tecnico e non da tifoso, la loro prima parte di stagione in bianconero?
"La prima parte della stagione la considero positiva perché si sono inseriti bene nella categoria pur non essendo semplice affrontarla. Le loro caratteristiche sono versatili ed è per questo che fanno la differenza".