Questa espressione, scritta da don Nicola cinquanta anni fa nei giorni immediatamente successivi alla Dedicazione della nostra chiesa parrocchiale, mi è balzata alla memoria quando, nel momento in cui programmavamo le celebrazioni del 50°, don Sandro ha indicato il senso di tale evento: non momento celebrativo di un edificio di pietra o nostalgico ricordo del passato ma opportunità per tutta la Parrocchia per riflettere sul suo essere Comunità costituita da “pietre vive” continuamente modellate dallo Spirito “per la costruzione di un edificio spirituale”. Uno striscione, posto sul portone della chiesa dalla prima domenica di Avvento, riporta, appunto, l’impegno: “Chiamati ad essere Comunità”. Comunità sempre in cammino, quindi, Comunità sempre in comunione, Comunità sempre “in uscita”. Questo il programma. Questa la meta.
E allora, con alcuni flash, vediamo questa Comunità di Maria Regina che già dal mese di dicembre, con l’avvio dell’anno liturgico, ha iniziato un cammino di preparazione per festeggiare adeguatamente i 50 anni della casa comune.
Indubbiamente è una Comunità Mariana. Già la dedicazione della chiesa a Maria Regina e la conseguente denominazione della Parrocchia lo indicano ampiamente. Da sempre la nostra Patrona viene solennemente festeggiata nell’ultima settimana di maggio. Il Comitato, guidato e supportato dal Parroco, si fa carico di organizzare con cura sia i festeggiamenti religiosi che quelli civili e tutta la popolazione squinzanese vi partecipa con gioia ed entusiasmo.
Altro segno della spiritualità mariana è la presenza, nel giardino alle spalle della chiesa, della grotta della Beata Vergine di Lourdes che ha contribuito a far radicare fin dall’inizio la pia pratica delle Quindici Visite e che ancora oggi è nel cuore di tanti fedeli.
Molto sentita è anche la devozione alla Madonna di Fatima, la cui statua è arrivata anni or sono proprio da Fatima. Il suo sorriso accoglie, ormai per tradizione, i nostri fanciulli di Prima Comunione e riceve il loro candido omaggio. Proprio per suggellare questo legame profondo con la Mamma Celeste, si è voluta la “Peregrinatio” nelle famiglie della Parrocchia del quadro che riproduce la nostra Regina. Essa offre l’opportunità della preghiera del Rosario e dell’ascolto di brevi e semplici catechesi sull’Eucaristia e sul valore della Santa Messa, per sensibilizzare all’ impegno domenicale. In relazione a questa iniziativa si potrebbe scrivere un intero libro di “fioretti” sbocciati durante il percorso. Con quanta gioia e con quanto amore è stata accolta dalle famiglie! Quante lacrime abbiamo visto asciugare furtivamente nel momento in cui, nostro malgrado, abbiamo prelevato il quadro per portarlo nella famiglia di turno!
Una giovane mamma ci ha raccontato che tutta la famiglia, la domenica mezzogiorno, non si è messa a tavola se prima non si è raccolta in preghiera intorno alla Madonna. E come non ricordare quel bimbetto tutto pepe che, fra un salto e una piroetta, è uscito in questa esclamazione: “Io mi sono proprio innamorato di questa Madonna!”.
E si è fatto promettere dalla mamma che avrebbe fatto realizzare un quadro simile da tenere in casa sempre.
Piccoli e semplici gesti ma che fanno capire che non è un’immagine che viene accolta e venerata, ma è la presenza benevola di Maria che si fa sentire nel cuore dei figli.
Una chiesa parrocchiale è la casa comune in cui viene donata e si accresce la vita di Grazia dei membri di una Comunità. Ecco perché si è pensato che era quanto mai opportuno invitare a delle celebrazioni “ad hoc” tutti i fedeli che in quell’ anno benedetto hanno ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana o il Matrimonio. Il 13 gennaio, solennità del Battesimo del Signore, hanno partecipato alla Celebrazione Eucaristica i battezzati nel 1969.
Il 27 gennaio è stata la volta dei coniugi che in quell’anno hanno celebrato il Matrimonio. Il Giovedì Santo sono stati invitati alla Messa “In Coena Domini” tutti coloro che nel ‘69 hanno fatto la Prima Comunione e dodici di loro sono stati scelti per la lavanda dei piedi. Il giorno di Pentecoste, infine, ringrazieranno per il dono dello Spirito Santo tutti i cresimati di 50 anni. In questa casa comune tanti giovani hanno scoperto la loro vocazione specifica per l’edificazione del Regno di Dio. Quante belle famiglie cristiane abbiamo visto sbocciare, ed ora, con i loro figli, costituiscono la speranza del futuro della comunità! Anche la vocazione al Diaconato e alla vita consacrata, religiosa e secolare, ha trovato terreno fertile nella realtà parrocchiale.
La nostra Comunità, infine, è stata benedetta dal Signore con il dono di tanti Sacerdoti: da don Attilio a don Gigi, da don Daniele a don Maurizio, da don Aldo a don Stefano.
Comunità, quindi, come famiglia che è feconda e genera nuovi figli.
A tal proposito, già nel lontano 1963 don Vincenzo Ruggio, allora viceparroco in questa parrocchia, nel fare gli auguri a don Nicola per la nomina a Parroco, così scriveva sul Bollettino parrocchiale: “Vicino al tuo cuore di padre ci sentiremo tra di noi fratelli, scopriremo il nostro vero volto, che non è quello di un agglomerato numerico di individui uniti fra loro solo da strade ben note… , ma quello confortante e bellissimo di una autentica grande famiglia, nella quale ciò che unisce è un vincolo divino che sussiste per volontà e nel nome del Signore. Ci vorrà tempo, non mancheranno sudori e, forse, anche lacrime, per raggiungere un vero clima di famiglia; ma è troppo bello per rinunciarci e con la grazia di Dio si riuscirà”.
L’intenzione di non ridurre questo anniversario ad un’autocelebrazione o ad un nostalgico ricordo del passato non ci esonera dall’avere un grato ricordo e dal ringraziare il Signore per quanti questa Comunità hanno contribuito a edificare.
Laici che con entusiasmo e dedizione hanno collaborato fin dalla prima ora con don Nicola e che ora, ne siamo certi, partecipano dal Cielo a questa nostra festa.
Don Nicola, il nostro primo parroco, colui che, con il coraggio del pioniere e con la fiducia riposta unicamente nella Regina del Cielo e della terra, ha dato inizio alla nostra meravigliosa avventura in questo “angolo” di Squinzano.
E, infatti, il 21 febbraio, anniversario della sua morte, abbiamo ricordato la figura e l’opera di don Nicola. Larga e sentita è stata la partecipazione di parrocchiani, di concittadini ma anche di fedeli giunti da altri paesi, sia alla Concelebrazione presieduta dal nostro Arcivescovo Monsignor Michele Seccia, sia al momento commemorativo tenuto nel salone parrocchiale.
Dopo don Nicola tanti sono stati i Sacerdoti che hanno arricchito la nostra Comunità con la varietà dei loro carismi. Cito quanto scrissi in occasione del 25° della Dedicazione della nostra chiesa: “Non possiamo non ricordare con gratitudine la saggia e profonda spiritualità di don Vincenzo nella guida delle anime, l’entusiasmo giovanile e coinvolgente di don Albino, la dinamicità quasi travolgente di don Attilio, la disarmante bontà di don Francesco, il ministero assiduo che don Benedetto che con tanta dedizione ha svolto in mezzo a noi”. E dopo abbiamo sperimentato la bontà e semplicità di spirito di don Marco, il dono della parola chiara e incisiva di Padre Pompilio, l’attenzione discreta ma costante per la comunità di Maria Regina di don Gigi che con saggezza illuminata, in un momento “critico”, ci ha traghettati verso…il parrocato di don Sandro!
Sì, don Sandro, il nostro Parroco che, con grande gioia ed entusiasmo, nell’ottobre del 2010 è arrivato tra noi, che ci ha accolti tutti con cuore aperto, così come eravamo, e con saggio discernimento ci ha guidati a superare limiti e difficoltà, conducendoci ad una sempre più piena collaborazione e comunione. Grazie, Don Sandro, che ami con cuore di Pastore il tuo gregge e che hai voluto fortemente questa bellissima “festa di famiglia”!
Un inno alla fede, alla condivisione, alla “famiglia”, che in questo 50esimo anniversario della Dedicazione della Chiesa Parrocchiale, celebra Maria Regina con tanti appuntamenti. Oggi, venerdì 31 maggio 2019, alle ore 19, si terrà la Solenne Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo S. Ecc. Mons. Michele Seccia, e alle 20.30, in Piazza I. Passante, ci sarà lo spettacolo per bambini del Mago Marco; domani, invece, sabato 1 giugno 2019, alle ore 19, si svolgerà la Solenne processione in onore della Vergine per le seguenti vie: Piazza I. Passante, via Risorgimento, via XXIV Maggio, via Montegrappa, via Campi, via Piave, via Gramsci, via De Pietro, via Di Vittorio, via Einaudi, via Kennedy, via Risorgimento, via S. Elia, via Duca degli Abruzzi, via De Giorgi, via Nanni, via Lamarmora, via Risorgimento, via Cavour, via Macello, via Anime, via Brindisi, via Crispi, Chiesa. Al rientro dalla processione, il tenore Andrea Orlando canterà l’Ave Maria e si terrà la Solenne Celebrazione Eucaristica. Il 2 giugno, Festa di Maria Regina, si terrà la 2ª Pedalata di Maria Regina, (partenza ore 9.30), con la benedizione dei caschi bikers e il giro cicloturistico, mentre nel pomeriggio, Mons. Luigi Pezzuto, Arcivescovo Nunzio Apostolico in Bosnia Erzegovina, officerà la Santa Messa, alle ore 19.
Alle ore 21.30, sempre nel piazzale della Chiesa dedicato a Italo Passante, Mirko Casadei e la sua Orchestra in concerto, mentre lunedì 3 giugno, alle ore 21, la Compagnia Teatrale “Maria Regina” presenterà la farsa in due atti dal titolo: “Io, Alfredo e Valentina” di O. De Santis.