Il Suo culto viene dall’Oriente e anticipa il Natale, atteso tra meno di venti giorni. Il dogma della Madonna Immacolata ha infatti origini molto antiche; fu proclamato da Papa Pio IX l’8 dicembre 1854
e sanciva, dopo secoli di dibattiti, il "concepimento senza macchia" della Vergine Maria. Come si legge sulla bolla di Pio IX, infatti, "la beatissima Vergine Maria fu preservata, per particolare grazia e privilegio di Dio onnipotente, in previsione dei meriti di Gesù Cristo Salvatore del genere umano, immune da ogni macchia di peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento e ciò deve pertanto essere oggetto di fede certa ed immutabile per tutti i fedeli". A conferma del dogma, viene citato dalla Chiesa cattolica quanto avvenuto a Lourdes nel 1858, quando la 14enne Bernadette Soubirous riferì al suo parroco di aver visto in una grotta una "piccola signora giovane" che, alzando gli occhi al cielo e unendo le mani in segno di preghiera, le aveva detto “Io sono l'Immacolata Concezione”.
Una festività, questa, tra le più importanti della religione cattolica, alla quale i fedeli squinzanesi, che domani si uniranno in processione in Suo onore, sono legati da una profonda fede e devozione. Anche per la Madonna Immacolata, infatti, i festeggiamenti volgono al termine, dopo la Novena cominciata il 29 dicembre scorso, ogni mattina alle 06.00, nella Chiesa di San Giovanni, con la processione che si terrà domani, giovedì 8 dicembre 2022, giorno di Festa, alle ore 09.00, (dopo la Santa Messa delle 08.00 presso la Chiesa S. Giovanni) per le seguenti vie: Diaz, R. Margherita, Garibaldi, San Giovanni, Castromediano, Piazza Vittoria, Chiesa Santa Maria delle Grazie, Bixio, Brindisi, Crispi, Risorgimento, Sant'Elia, Campi, Lecce, Marconi, Chiesa Madre. Alle 10.30 si officerà poi la Solenne Celebrazione Eucaristica in Chiesa Madre e, alle 11.30, la Statua della Madonna e di San Nicola faranno rientro nella Chiesa di San Giovanni. Alle ore 18.00, infine, si terrà la Santa Messa di Ringraziamento a San Giovanni, dove la Statua, risalente al XVIII-XIX secolo e realizzata in cartapesta modellata, gessata e dipinta, resterà per tutto l'anno. La Vergine è raffigurata con lunghi capelli raccolti sulla nuca e in parte ricadenti sulle spalle, e lo sguardo rivolto al cielo.
La mano sinistra è posata sul petto, coperto da un foulard rigato e la destra aperta. Veste una lunga tunica bianca orlata d'oro, tenuta in vita da una fusciacca rosa, e uno svolazzante mantello celeste impreziosito da stelle dorate e un fine decoro. Ai suoi piedi, in una nuvola, un serpente, simbolo del maligno, con gli occhi sbarrati e le fauci aperte, schiacciato dalla Vergine.
Dopo anni di stop a causa della pandemia, tornerà, inoltre, anche l'omaggio pubblico di Papa Francesco che arriverà in Piazza di Spagna alle 16.00, accolto dal cardinale vicario di Roma, Angelo De Donatis e le autorità civili. Il Pontefice pregherà la Vergine, affidandole la pace e i bisogni dell'umanità angosciata, riprendendo così la tradizione inaugurata da papa Pio XII.