Era il 17 aprile 2012 quando la città di Squinzano finì sui giornali per un episodio di cronaca che vide protagonisti due cugini, S.M.T., 59 anni, e P.D.A., 55 anni, entrambi squinzanesi.
Pare che tra i due fosse scoppiata una lite poi degenerata in qualcosa di più grave: il 55enne cadde a terra battendo la testa forse a causa di un colpo inferto dal cugino con una sbarra di metallo, dato probabilmente in un momento concitato di disaccordo e grande rabbia. Per la difesa, invece, l'uomo, dopo una colluttazione con il cugino, cadde da solo su alcuni oggetti di ferro posizionati a terra, ferendosi.
Sul posto intervennero immediatamente i Carabinieri della locale stazione che si occuparono delle indagini e un'ambulanza del 118 che trasportò il cugino ferito presso l'Ospedale 'Vito Fazzi' di Lecce nel reparto di Neurologia con un trauma cranico e alcuni ematomi, e dove fu inoltre sottoposto ad un intervento chirurgico.
Ieri, a distanza di sei anni dal fatto, il giudice ha emesso la sentenza nei confronti del 59enne accusato di lesioni personali gravi; l'uomo è stato condannato a quattro anni di reclusione e al risarcimento nei confronti del cugino aggredito.