A seguito della sentenza del Consiglio di Stato del 17 giugno riguardante un contenzioso riferibile all'Avvocato del Comune di San Pietro Vernotico,
è giunto in redazione un comunicato stampa del Gruppo "Insieme per Rizzo Sindaco" che di seguito riportiamo:
"Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine all’infausto tentativo del legale del Comune e dell’attuale Amministrazione di coprire le gravi violazioni di Legge.
Con sentenza nr. 5380/2024 il Consiglio di Stato ha confermato la precedente sentenza del Tar Lecce e non ha accolto un solo motivo di impugnazione proposta dal legale del comune avverso il regolamento dell’Avvocatura Comunale, approvato nel 2020 dall’Amministrazione Rizzo, il cui unico fine era quello di porre fine al saccheggio delle casse comunali! E’ stato confermato nella sentenza che:
1) Il legale interno non avrebbe potuto riscuotere un solo euro relativamente alle cause vinte dal Comune e con spese a carico delle controparti, se non prima di avere riscosso gli importi da chi aveva perso la causa: il legale interno se le incassava dal bilancio comunale, togliendo soldi per dare servizi ai cittadini, ed il regolamento ha posto fine a tutto! Il legale ha ancora sui suoi conti correnti somme prese dal bilancio e mai recuperate. Segretario e Sindaco nulla hanno fatto per recuperare i predetti importi, anzi hanno revocato precedenti atti amministrativi ed adottato atti lesivi del bilancio del Comune!
2) Il legale ha ingiustamente messo a carico di chi ha perso le cause, e del bilancio del Comune (quando le cause finivano con spese compensate) i così detti oneri riflessi: per legge avrebbe dovuto pagare di tasca sua tali importi, detraendoli dalle competenze maturate. Il Consiglio di Stato ha confermato tale abuso, ma Segretario e Sindaco nulla hanno fatto per recuperare i predetti importi, anzi…..!;
3) Il legale non avrebbe potuto richiedere le somme, qualificate come salario accessorio, prima della definizione della contrattazione decentrata: l’Amministrazione Rizzo si è opposta ad una richiesta pervenuta con decreto ingiuntivo prima ancora che i Sindacati avessero approvato il contratto decentrato, ma l’Amministrazione Argentieri ha ritirato l’opposizione, pagando le somme al legale. Complimenti!
4) Sino al 2020, data di approvazione del nuovo regolamento impugnato, il legale non avrebbe potuto pagarsi nulla, anche le somme cui aveva diritto, perché, per legge, nulla poteva essere erogato prima di adeguare il vecchio regolamento alla nuova norma di carattere nazionale. La Giunta Argentieri sta consentendo al legale di tenere sul suo conto quanto ingiustamente incassato!
Si invieranno tutti gli atti e le transazioni approvate dalla giunta Argentieri alla Corte dei Conti, visto che il Segretario comunale e la Giunta hanno autorizzato pagamenti e riconosciuti diritti, nonostante il Comune sia creditore di decine di migliaia di euro. Qualcuno dovrà rendere conto del danno erariale in corso! Persone esterne ai percorsi politici si sono meravigliate del livore del legale interno del Comune nei confronti della vecchia amministrazione Rizzo, emerso ancor di più, ove mai fosse necessario, nel giudizio pendente sui voti contestati, e nel quale il Comune avrebbe dovuto essere super partes: purtroppo l’ex Sindaco Rizzo e la sua amministrazione hanno posto fine ad un pozzo senza fondo ai danni dei cittadini, ed il legale è consapevole che solo grazie alla complicità di chi oggi amministra ha ottenuto importi lauti trattenendo le somme incassate ingiustamente. Che bella immagine di legalità del movimento 5 stelle, del PD oltre che del Consigliere Caroli e di quella parte di Fratelli d’Italia (che non si comprende da chi è rappresentata in maggioranza) che occupa i banchi della maggioranza. Come si giustificherà l’Amministrazione Argentieri per aver ritirato l’atto di costituzione di parte civile, contro chi è accusato per abuso d’ufficio dopo che anche il consiglio di Stato ha consacrato che il legale ha operato violando la Legge? Con la solita risposta da pseudo “bulli” e stalker: è colpa di Rizzo! Ma tanto ormai non ci credete più neanche voi, figurarsi i cittadini".