Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lecce, Sergio Mario Tosi, ha disposto l’archiviazione definitiva del procedimento a carico di Cosimo Gravili, Consigliere Comunale a Salice Salentino,
che era stato querelato per diffamazione dal proprietario del suolo dove nel mese di Maggio 2021 fu installata un’antenna di telefonia Iliad.
Al centro della denuncia, un comunicato sulla questione antenna pubblicato su Facebook da Gravili, dove annunciava la nascita di un comitato cittadino a seguito del malessere generato dall’installazione, e sollevava perplessità sull’operato dell’amministrazione salicese, con particolare riferimento all’iter autorizzativo per l’installazione dell’antenna: Gravili aveva avanzato critiche sull’inerzia della pubblica amministrazione nel trovare un’area alternativa all’installazione e poneva in evidenza la coincidenza circa il rapporto di parentela tra proprietario del suolo e un assessore in carica.
Da qui la querela del proprietario del suolo, un parrucchiere di Salice assistito dall’Avv. Donato De Mitri, che ha inteso il messaggio di Gravili finalizzato a insinuare che “il denunciante abbia installato l’antenna con la compiacenza degli amministratori locali, grazie al suo rapporto di parentela con l’assessore Amedeo Rosato”.
La tesi dell’avv. De Mitri intendeva dimostrare che “in qualsiasi parte del comune fosse stata ubicata l’antenna nessun politico avrebbe avuto il potere di vietarne l’installazione” e che quindi nessun trattamento di favore poteva essere destinato al suo assistito e parente dell’assessore, visto che per l’installazione di tali antenne è sufficiente una semplice SCIA e stante che sulla questione “alla pubblica amministrazione non compete alcun potere discrezionale”. Di conseguenza le affermazioni di Gravili erano ritenute false e, pertanto, diffamatorie.
Tesi ritenuta infondata dal Procuratore della Repubblica di Lecce, Dott. Prontera, che ha chiesto l’archiviazione del procedimento poiché i contenuti del messaggio di Gravili sono da considerarsi di pura critica politica e non offensivi della reputazione altrui.
Per la difesa, intervenuta a seguito di opposizione alla richiesta di archiviazione e rappresentata dall’Avv. Mario Pede, la critica mossa da Gravili, oltre a poggiare su fatti veri (il rapporto di parentela), era normativamente supportata; in particolare, è stato dimostrato, e condiviso dal GIP, che il Comune di Salice aveva i poteri per intervenire nell’iter autorizzativo dell’antenna e di individuare quindi dei siti alternativi a quello di proprietà del querelante, ritenuto da molti cittadini troppo vicino a scuole, presidi medici e siti storici, oltreché altamente impattante dal punto di vista paesaggistico.
Tesi, quest’ultime, esposte dall’Avv. Pede che sono state accolte e condivise dal GIP Dott. Sergio Mario Tosi, che ha disposto l’archiviazione per il Gravili.