Spiagge accessibili ai disabili, chiusa con successo l’estate di Abilbeach

a cura della 05 Ottobre 2023

Fra luglio e settembre 2023 sono stati oltre 3000 i disabili che hanno potuto godere della spiaggia e del mare in piena autonomia, in Puglia e in Sicilia.


Chiusa la stagione estiva, infatti, si “danno i numeri”: non nel senso di “escandescenza”, però. Stiamo parlando del bilancio consuntivo che ha visto la cooperativa salentina “L’Integrazione", protagonista sulle spiagge di Otranto (in Puglia) e di Marina di Priolo (in provincia di Siracusa, in Sicilia) grazie al marchio “Abilbeach”, segno distintivo di qualità e affidabilità pensato ad hoc per offrire soluzioni di accessibilità (in tal caso sulle spiagge) a persone con disabilità.
Lusinghieri i numeri espressi in questa edizione (la terza per il comune idruntino e la prima per quello siciliano): oltre 3000 sono stati, infatti, gli utenti (compresi anche gli accompagnatori), in tanti provenienti da varie regioni d’Italia e dall’estero.
Soddisfazione è stata espressa sia dal presidente della cooperativa, Veronica Calamo, sia pure dagli amministratori del Comune di Otranto e di Priolo Gargallo dove, per la prima volta, dal 4 agosto al 4 settembre, si è potuto fruire dei servizi offerti da Abilbeach.
Sempre ed uno soltanto l’obiettivo per cui ci si è adoperati di gran lena: creare opportunità di inclusione facendo vivere il mare a tutti nello stesso e identico modo per godersi giornate estive all’insegna della spensieratezza e del divertimento.
E, stando ai numeri, il successo non si è fatto desiderare. Tuttavia, come la stessa Veronica Calamo ci tiene a sottolineare, "c’è ancora molto da fare, considerando che, in Italia, le spiagge accessibili per le persone con disabilità sono meno del 10%: è un obbligo di legge. Non è solo questione di costi, ma di conoscenza”.
Si perché, nel 2023, donne e uomini disabili devono affrontare ancora numerose difficoltà nell’utilizzo di una spiaggia in modo idoneo alle loro esigenze vedendosi rispettati i loro bisogni. Problemi, ad esempio, che implicano la mancanza di accessi adeguati, diffusione di barriere architettoniche, opzioni di servizi igienici limitate e un livello di conoscenza delle disabilità non sufficiente per quanto riguarda l’offerta proposta dai titolari degli stabilimenti di balneazione.
Comunque non si possono ignorare i tanti passi avanti compiuti in questi ultimi anni. Prova ne è anche il patrocinio che l’ASL di Lecce ha concesso al marchio Abilbeach per le attività esperite ad Otranto (dove gli operatori de L’Integrazione, sono stati occupati dal 10 luglio al 27 agosto).
“Rispetto a un decennio fa la situazione è migliorata non poco – aggiunge Veronica Calamo - ma siamo consapevoli che bisogna ancora procedere con l’abbattimento di tutte le barriere architettoniche migliorando, così, l’ampia sfera dell’ospitalità e accoglienza inclusiva a 360°”.

Redazione

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