Il Santuario nasce nel 1962, quando un uomo del brindisino, Teodoro D'Amici, fa un sogno e sente una voce femminile che lo invita a dirigersi in contrada Jaddico dove si trovano i resti di un'antica chiesa per portarle ceri e fiori. L'uomo compie questo gesto più volte, fino a quando, una notte, mentre era sul luogo indicato dalla Vergine, una forte luce lo invade, rendendo tangibile la presenza Celeste. Il fenomeno si ripeterà più volte, anche alla presenza di altra gente che ha potuto così credere all'evento e alle manifestazione mariane. Il 27 maggio 1963 sarà il giorno dell'ultima apparizione della Madonna, alla presenza di quasi cento persone che pregano la Vergine e di una giovane sordomuta che improvvisamente riesce a pronunciare parola.
Da allora il Santuario di Jaddico, intitolato a S. Maria Madre della Chiesa, diventa un posto magico, misterioso, luogo di raccoglimento e preghiera aperto a tutti in qualsiasi momento della giornata, un luogo sereno in grado di trasmettere pace e un senso di profondo benessere, dove vivere un'esperienza di fede sincera e totalmente spirituale. E solo adesso, a distanza di circa 60 anni da tali avvenimenti, l'Arcivesco di Brindisi-Ostuni, Mons. Domenico Caliandro, ha voluto fare luce e chiarezza sulla natura dei fatti accaduti, grazie all'aiuto di tre teologi censori che hanno indagato sul fenomeno; l'8 dicembre, scorso, infatti, si è potuto confermare che quanto accaduto a Jaddico tra il 1962 e il 1963, si può ritenere vero e soprannaturale, riconoscendo le apparizioni a Teodoro D'Amici e la presenza concreta, in quel periodo, della Madonna tra i fedeli di Brindisi.