Da tempo si parla ormai dei cosiddetti "test rapidi" per verificare la positività o meno al Covid-19;
un argomento che ha diviso in due l'opinione pubblica, tra chi pensa che questa possa essere una svolta e un grande aiuto nella lotta al virus, e chi invece crede che questa facilità e velocità nell'esecuzione del test, possa invece essere sinonimo di poca sicurezza e affidabilità del risultato.
Il test antigenico potrebbe comunque rappresentare un efficace supporto per individuare tempestivamente (e in maniera più economica) i casi positivi, da poter utilizzare anche in pochi minuti nelle scuole, negli aeroporti, o nei luoghi di lavoro, nei luoghi quindi dove si concentra un numero elevato di persone che condividono uno spazio fisico. E dopo i medici di famiglia, la novità sembrerebbe essere quella che ora anche le farmacie pugliesi potranno effettuare i tamponi rapidi, dopo le regioni Lazio, Umbria, Piemonte ed Emilia Romagna. Il tutto sarà deciso in un incontro che si terrà nella giornata di oggi, durante il quale la Regione e una rappresentanza di farmacisti discuterà dell'opportunità di adottare tali misure a favore dei cittadini. "E' necessario, prima di tutto- dichiara Luigi D'Ambrosio Lettieri, Presidente dell'Ordine dei Farmacisti di Bari-disporre alcune condizioni imprescindibili per poter svolgere questo servizio nelle nostre farmacie, tra l'altro molto richiesto dai cittadini; è importante che l'esecuzione dei test sia definita su base volontaria, che si disponga dei requisiti tecnici essenziali a protezione dell'utenza e che siano stabilite procedure operative efficaci e valide scientificamente per garantire l'esattezza del risultato". Effettuando il tampone rapido si può avere il risultato entro circa dieci-venti minuti; in caso di esito positivo, è necessario poi sottoporsi al test molecolare per la ricerca del Sars-Cov 2.