Istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel dicembre 1999, la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, è diventata un appuntamento fisso nella memoria di tutti, adulti, bambini, scolaresche e istituzioni,
che per l'occasione organizzano eventi e iniziative a tema per sensibilizzare l'opinione pubblica.
Una giornata per riflettere, ricordare, non spegnere mai i riflettori e l'attenzione su un tema tremendamente serio e grave come quello della violenza di genere, che vede ogni anno, ogni giorno, ogni minuto, la morte di una donna, il più delle volte ammazzata, deturpata, sfregiata all'interno della propria casa, da un uomo con il quale aveva scelto di vivere. Un dramma ed una follia quotidiana, aggravatasi durante il periodo del lockdown, a causa dell'isolamento sociale, l'obbligo di condividere la casa limitando le uscite, le insicurezze economiche e l'aumento di vulnerabilità da parte delle donne, che rendono la convivenza ancora più difficile e pericolosa.
Tante le iniziative promosse anche quest'anno dai Comuni del Nord Salento così come in tutta Italia e nel mondo: concorsi di idee a tema, video, disegni ed elaborati prodotti da studenti delle diverse scuole, cortometraggi, messaggi e slide realizzate da 200 studenti per il concorso 2019/2020 "Corti di genere: generiamo parità", o manifesti con le immagini tratte dall’elaborato “Rose d’acciaio”, presentato dall’ISS “Rita Levi Montalcini" di Casarano.
Impegnata nella lotta al femminicidio anche la ASL di Lecce che mette a disposizione il numero verde nazionale 1522, la Regione con il 'Modello Antiviolenza' che crea una rete di continuità assistenziale territoriale che accompagni la donna dal Pronto Soccorso ai Centri antiviolenza; nella ASL, inoltre, si è insidiato un Tavolo antiviolenza, di cui fanno parte medici, farmacisti e pediatri, figure di riferimento molto vicine alle famiglie. Tra le altre iniziative, ancora flash mob simbolici, webinar, videomessaggi con l'hastag #Iomivogliobene, l'installazione di panchine rosse, l'illuminazione di rosso della Fontana antica di Gallipoli o della Fontana di Piazza Diaz a Nardò, città natale di Renata Fonte, alla quale è intitolato un Centro antiviolenza, l'attivazione di sportelli d'aiuto come "Ascolta Donna" a Casarano, e altre campagne di sensibilizzazione dal titolo: "Accarezzala come un fiore" in collaborazione con la Polizia di Stato, "Alza le mani", un codice comunicativo non verbale per chiedere aiuto quando si è vittime di violenze o abusi, attraverso l'utilizzo di segni e simboli da utilizzare in caso di pericolo, senza usare la voce o altri sistemi facilmente rintracciabili dall'aggressore, o "Mi sto a cuore", in favore dell'autostima della donna, come strumento fondamentale per fronteggiare ogni tipo di violenza.
"Viviamo un anno difficile per tutti. La pandemia che ha investito il mondo intero, oltre a provocare paura, rabbia e dolore, ha creato una stasi di qualsiasi attività. E di questo sta soffrendo anche tutto il tessuto associativo impegnato nel sociale"- scrive l’Associazione Chiaramente di Campi Salentina, rappresentata da Lucia Taurino e Pompilio Ala in qualità rispettivamente di presidente e vicepresidente, che sin dal 2016, anno di nascita, si è attivata in vari ambiti, primo tra tutti quello del contrasto alla violenza di genere ed in genere. "Da sempre abbiamo pensato che l’informazione e la sensibilizzazione delle comunità cittadine siano le uniche armi a disposizione di chi non ha ruoli o poteri istituzionali, ma che con le Istituzioni si potesse instaurare un dialogo ed una collaborazione vincente. E così è stato. Abbiamo puntato in alto da subito e così abbiamo, già il primo anno, richiesto il Patrocinio Morale del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, ottenendolo, al fianco dei vari patrocini come quello dell’Esercito Italiano, dell’Unione dei Comuni del Nord Salento e dei vari Comuni in cui abbiamo presentato il nostro progetto, nonché di vari ordini professionali regionali e provinciali come il CROAS Puglia, l’Ordine degli Avvocati di Lecce, l’Ordine dei Medici e l’Ordine degli Psicologi, coinvolgendo nei nostri convegni professionisti e personalità appartenenti a questi mondi come la Sen. Daniela Donno, il Gen. B. Giorgio Rainò, l’On. Adriana Poli Bortone, il Cap. dei Carabinieri Alan Trucchi, il Procuratore Aggiunto della Repubblica Elsa Valeria Mignone, l’Assistente Sociale Dott.ssa Sara Mazzeo, la Psicologa Dott.ssa Maria Antonietta Potenza, la Responsabile ANPE Puglia Dott.ssa Tiziana Conte, la Criminologa Dott.ssa Barbara Rodio, l’Avv. Serena Assenzio, l’Avv. Antonio Palumbo, il Maestro di KRAVMAGA Domenico Taddei, Imma Rizzo, mamma di Noemi Durini giovane vittima salentina di questa atroce piaga e altri ancora, creando così una rete tra associazioni come Stati Generali delle Donne, Metoxè, Casa di Noemi e Federazione Italiana KRAVMAGA". "Quindi anche quest’anno, seppur nel rispetto delle disposizioni Covid, abbiamo deciso di voler essere presenti sul territorio sia attraverso la carta stampata, con questo articolo, che attraverso una diretta radiofonica, prevista per il 25 novembre a partire dalle ore 19 su Radio One 105.7 FM – La voce salentina"- conclude l'Associazione Chiaramente.
"Una giornata mondiale per l’eliminazione della violenza sulle donne rappresenta un atto di accusa - commenta invece l'assessora alle P.O. del Comune di Trepuzzi Anna Maria Capodieci - della società nei confronti di un fenomeno, purtroppo in crescita; un fenomeno strutturale che ha radici culturali profonde. Durante la chiusura per la pandemia sono triplicati i crimini che hanno avuto come vittima una donna, arrivando a un femminicidio ogni due giorni. Oggi ancora di più, nel contesto di emergenza sanitaria ed economica, la violenza diventa l’esito estremo di diseguaglianze e di discriminazioni di genere. Secondo i dati Istat durante il lockdown della scorsa primavera sono state 5.031 le telefonate valide al 1522, il numero verde attivo 24 ore su 24 per le richieste di aiuto e sostegno delle vittime di violenza e stalking, il 73% in più sullo stesso periodo del 2019. L’ambito di maggior pericolosità è quello familiare, dove avvengono oltre la metà degli omicidi in Italia. Il contesto lavorativo, nella nostra regione e in Italia, vede da anni fortemente penalizzate le donne, in termini di occupazione, di qualità del lavoro, di valorizzazione delle competenze. Ora più che mai occorre rafforzare case rifugio e centri antiviolenza, assicurare formazione professionale ed incentivi per l’occupazione delle donne vittime per aiutarle concretamente ad uscir fuori dalla violenza. Ora più che mai vanno messe in campo politiche per favorire e promuovere la parità e la valorizzazione delle donne nel lavoro e per incentivare e sostenere l’occupazione femminile. Le Istituzioni, le associazioni, tutte e tutti noi dovremo impegnarci ancora di più operando sulle varie fasce di età affinché vengano raggiunti gli obiettivi di uguaglianza giuridica, politica ,ma soprattutto sociale".