A ottanta anni dalla sua morte, l'Italia intera ricorda un eroe cristiano, un uomo che nella sua vita ha davvero incarnato i valori del Vangelo, "dando la vita per i suoi fratelli" ed imitando perfettamente Gesù
nella sua vita terrena. Salvo D'Acquisto, napoletano, nato il 15 ottobre 1920 e scomparso il 23 settembre 1943, era un fedele speciale, il vero modello della cristianità, un vicebrigadiere dei Carabinieri che non esitò a sacrificarsi davanti ad un plotone di esecuzione per salvare ventidue civili dall'occupazione nazista, gesto che gli valse la medaglia d'oro al valore militare. Un uomo speciale, quindi, oggi Servo di Dio e di cui è in corso il processo di beatificazione, che lo stesso Papa Francesco, parlando il 16 settembre scorso ad una folla di Carabinieri radunata in Piazza San Pietro, ha ricordato con grande commozione, stima e riconoscenza, e al quale ancora oggi moltissimi colleghi guardano facendosi guidare da quegli stessi valori quali il sacrificio, la dedizione, il disinteresse. Un esempio sempre attuale che incarna gli ideali della lealtà, della fedeltà e della solidarietà che nell'operato di un Carabiniere fanno la differenza e che il Pontefice definisce "un modello da seguire e da prendere come punto di riferimento per orientare le proprie scelte lavorative basandole su motivazioni solide su cui costruire il futuro". Una storia toccante e significativa che meriterebbe di aprire il programma didattico di ogni scuola, per una lezione di coraggio oggi più che mai necessaria.