È ufficialmente iniziata l’era Corvino per l’U.S. Lecce: una nuova ripartenza che getta le basi per una grande stagione per i giallorossi, che ripartono dalla Serie B, ma con un progetto già ben definito.
A quindici anni di distanza dall’ultima volta, l’ex direttore sportivo di casa Fiorentina, torna a Lecce, per contribuire alla crescita del club di Saverio Sticchi Damiani.
A presentare alla stampa, riunita questa mattina a Lecce, Pantaleo Corvino è stato proprio il Presidente del club, Sticchi Damiani, illustrando il nuovo progetto della società: “Per anni abbiamo inseguito i risultati: prima il salto di categoria, poi la salvezza in Serie A. Abbiamo destinato le nostre risorse principalmente alla prima squadra, ora è arrivato il momento di crescere e mirare sempre più in alto. Portare a Lecce una figura come Corvino, con 50 presenze nelle coppe europee e 3 vittorie in Serie B in altrettanti campionati disputati, è una vera e propria forzatura. Aveva interlocutori ben più importanti rispetto a noi, ma l’amore per la squadra della sua terra l’ha convinto a sposare il nostro progetto”.
E sui prossimi obiettivi, dichiara: “Vogliamo arricchire e consolidare il club, investendo sui giovani e provando a crescere con le loro cessioni. Corvino, in questo, è il migliore in Italia: un cavallo di razza, un vero fuoriclasse”.
La parola al nuovo DS dell’U.S. Lecce, Corvino, che dichiara: “Sono emozionato, può sembrare una frase di circostanza ma non lo è, chi mi conosce sa che difficilmente uso la retorica. Ringrazio la società per questa opportunità, da 45 anni sono in questo mondo ma non mi piace guardarmi alle spalle. Preferisco concentrarmi sul presente e ragionare sul futuro. Scendere in Serie B non è surreale, nella mia vita ho sempre scelto con il cuore, senza pensare ad altro. Così è stato, dalla Terza Categoria alla Champions League: se una società mi trasmette fiducia, io non la tradisco. In più, non ho mai dimenticato le mie radici e sono rimasto legato nel tempo al mio territorio”.
Sul nuovo progetto, Corvino ha le idee chiare:
“L’idea è di condividere il progetto tecnico con l’allenatore che avrò al mio fianco. Le mie caratteristiche sono sempre state quelle di un responsabile dell’area tecnica, che si prende le responsabilità e che vuole arrivare agli obiettivi che si prefigge. Mi prepongo l’obiettivo di seguire a 360° gradi l’area tecnica della prima squadra e del settore giovanile. Al presidente ho ribadito che oltre alla prima squadra c’è l’obiettivo relativo al settore giovanile, che per me è importante. Chi mi ha conosciuto sa che i tifosi sono stati sempre miei concittadini, gli ho sempre ritenuti la mia gente. Cercherò di dare il meglio, di dare più di quanto ho dato finora, perché so che lo farò per la mia gente, per la mia tifoseria e per la mia proprietà. Io lavoro per un obiettivo, al presidente ho detto di non darmi fretta, bisogna essere onesti e sinceri con i tifosi. Non mi piace promettere l’irrealizzabile, ma il mio obiettivo è questo: darò tutte le mie forze per lasciare un Lecce come e dove l’ho lasciato nel 2005“.
Poi parla del mister, Fabio Liverani: “Con Liverani ho già parlato e guardo quello che c’è già in dote in una società. Le mia valutazioni sono molto positive sul mister. Io ho dei difetti e il mio compito è esaltare i pregi e diminuire i difetti. Anche i miei. La piena fiducia va a chi deve guidare la barca. Siamo in linea, ho ascoltato e preso atto di quello che ci siamo detti. Ci dobbiamo però guardare tutti negli occhi, chi rimarrà a Lecce dovrà essere contento di farlo”.
Infine anche un messaggio per i “suoi” tifosi: “Sul mio rapporto con i tifosi si potrebbero scrivere due libri. Quelli di Lecce sono i miei tifosi, quando hai un rapporto d’amore qualcosa può succedere. Torno indietro di 15 anni e ho avuto anche bei striscioni e lo stesso affetto l’ho riversavo per fare il meglio. Poi non sempre fai bene ma loro lo hanno sempre capito, dato il cuore per questa maglia. Se ho dieci giocatori in prestito faccio fatica a far capire quanto vale la maglia del Lecce. Se sono nostri invece farò capire quanto vale la maglia del Lecce”.