Una delle poche testimoni viventi dell’Olocausto, deportata ad Auschwitz-Birkenau assieme al padre all’età di 13 anni, Liliana Segre è cittadina onoraria di Lecce.
Il Consiglio comunale le ha conferito, nella giornata di martedì, il riconoscimento con voto unanime, fa sapere il Comune in una nota. La motivazione recita:
“Con la sua instancabile opera di testimonianza degli orrori della Shoah e l’attivismo encomiabile a favore della memoria, la senatrice Liliana Segre rappresenta un alto esempio di impegno civile. La sua attenzione nei confronti delle giovani generazioni, della loro educazione ai valori della tolleranza, del rispetto dell’altro, del rifiuto della discriminazione e della violenza, si è concretizzata nell’impegno di una vita.
Con adesione larga e convinta da parte della società civile e delle istituzioni, a partire dalla Presidenza della Repubblica, si è più volte manifestato nel Paese un unanime sentimento di riconoscenza nei confronti dell’operato di Liliana Segre. La città di Lecce aderisce a tale sentimento, e come segno di una volontà di impegno a favore dei valori della tolleranza, del rifiuto dell’odio, del rispetto tra i cittadini, riconosce la cittadinanza onoraria a Liliana Segre”.
Alla senatrice è stato conferito il titolo “a vita” dall’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 19 gennaio 2018, per avere “illustrato la Patria con altissimi meriti nel campo sociale".