Milano-Salento. È successo nel milanese, ma il protagonista della tragedia che si è consumata ieri, 29 giugno 2017, un agente della Polizia Locale di San Donato Milanese, è originario di Lecce.
Un gesto sconvolgente, per le modalità e la freddezza con la quale sembrerebbe essere stato compiuto, e che ha scosso un'intera comunità. M.S., 52 anni, leccese ma in servizio presso un Comune a sud est di Milano, ha ucciso il suo vicecomandante, M.I., 49 anni, residente a Lodi, sparandogli in pieno petto con la pistola d'ordinanza, per poi rivolgere l'arma contro se stesso, togliendosi la vita. L'omicidio-suicidio è avvenuto, intorno alle 15, presso la sede del comando di Polizia Municipale, in via Cesare Battisti, e secondo la ricostruzione dei Carabinieri, la causa sarebbe da rintracciare in alcuni screzi e divergenze professionali, ad esempio sull'organizzazione dei turni di lavoro, che avrebbero alterato, da tempo, i rapporti tra i due. Il vigile leccese, non avrebbe nemmeno avuto modo di riflettere su quanto appena fatto, perché tra il colpo esploso verso il vicecomandante e quello esploso verso se stesso, sarebbe trascorsi davvero soltanto pochissimi istanti.
I due sono stati immediatamente soccorsi dal 118 e trasportati nei più vicini ospedali, ma sono deceduti subito dopo essere arrivati nelle strutture ospedaliere.