La Sala Bernini dell’Hotel dei Congressi Tiziano di Lecce ha ospitato un evento memorabile occasione della Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
“Includere per amare , da Maria Montessori ai giorni nostri”: Maria De Giovanni, insignita del titolo di Commendatore e autrice riconosciuta per il suo impegno sociale, è stata la protagonista del seminario organizzato dalla professoressa Anna Colaci, ordinario del Dipartimento di Storia dell’educazione dell’Università del Salento. Di fronte a oltre 300 studenti, la De Giovanni ha condiviso la sua storia di resilienza e coraggio. “La disabilità non è un limite, ma una sfida da affrontare con forza e determinazione. La vita è piena di opportunità, basta avere il coraggio di cercarle e afferrarle” - ha dichiarato Maria, suscitando una profonda commozione tra i presenti. L’intervento, intenso e ricco di spunti di riflessione, ha evidenziato la capacità di De Giovanni di trasformare la sua esperienza personale in un messaggio universale di speranza e inclusione. Gli studenti, visibilmente coinvolti, hanno partecipato con entusiasmo, ponendo domande e applaudendo più volte durante il suo discorso. A conclusione dell’evento, la professoressa Anna Colaci ha voluto omaggiare Maria De Giovanni con una pergamena ufficiale, riconoscendo il suo straordinario impegno nel sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della disabilità. “Maria è un esempio vivente di come la forza d’animo e l’impegno sociale possano fare la differenza. La sua testimonianza oggi ha arricchito non solo i nostri studenti, ma tutti noi" - ha dichiarato la Colaci. L’atmosfera carica di emozioni e il coinvolgimento dei partecipanti hanno reso questo incontro unico, confermando il ruolo centrale della cultura e della formazione nell’abbattimento delle barriere sociali. “Tornerò sempre dove ci sono giovani pronti ad ascoltare e ad imparare, perché loro sono il futuro" - ha concluso Maria, tra gli applausi calorosi degli studenti e dei docenti presenti. Un evento che ha lasciato un segno indelebile, ricordando a tutti che la diversità è una ricchezza e che le storie di vita, come quella di Maria De Giovanni, hanno il potere di ispirare e unire.