Dal febbraio 2010 è attiva nella ASL Lecce la rete IMA/SCA con l’attivazione di un percorso dedicato al paziente affetto da “STEMI” (Infarto con elevazione del tratto ST).
Nel dettaglio, il paziente chiama il 118, che, in relazione ai sintomi forniti dal paziente, invia un Mezzo di soccorso “Advanced”.
Il Mezzo, fornito di tecnologia dedicata (ECG on-line, farmaci, monitoraggio cardiologico) bypassa il Pronto soccorso (ritardo evitabile) ed accede direttamente in sala di Emodinamica, già preallertata dalla Centrale Operativa 118. L’equipaggio del 118 somministra i farmaci di “prima linea” in preparazione dello studio emodinamico e conseguente angioplastica coronarica. Questo servizio è nato da una forte integrazione tra SEUS 118 ed Emodinamica. Attraverso questo percorso dedicato, la mortalità per Infarto Miocardico acuto da STEMI è stata ridotta drammaticamente, considerando le statistiche europee che indicano l’arresto cardiaco extraospedaliero nella percentuale del 21%-30% in caso di Infarto miocardico acuto. Il 118 ha fedelmente rispettato i tempi di intervento e trasporto stabiliti da ESC (Società Europea di Cardiologia), che raccomanda un tempo door to hub (da casa del paziente ad Emodinamica) inferiore a 120’. Infatti, tutti i tempi (vedi schema) sono abbondantemente inferiori a quelli target previsti da ESC (tutti al di sotto di 60’). Nello schema, inoltre, è indicata la fascia di età dei pazienti, che risulta concentrarsi soprattutto nella fascia di età 45-75 anni, interessando maggiormente gli uomini.
Dal grafico risulta che annualmente il 118 gestisce circa 200 pazienti affetti da Infarto STEMI nella provincia di Lecce, rappresentando una componente fondamentale nella RETE dell’IMA, documentando tempi di intervento nell’ambito dei migliori standard nazionali. Il tutto è stato reso possibile per la disponibilità h/24 dei Reparti di Emodinamica del P.O. V. Fazzi, della Clinica Città di Lecce, del P.O. Panico di Tricase.
Nello schema allegato sono riportati i risultati degli ultimi 5 anni (per l’anno 2021 al 31 ottobre). Invitiamo i cittadini che dovessero avvertire sintomi attribuibili ad infarto (dolore costrittivo toracico con irradiazione agli arti, stomaco, collo, spalla) a chiamare il 118, per poter attivare il processo della rete con abbattimento dei tempi di intervento, in considerazione dell’ampliamento del territorio ischemico e della necrosi in caso di ritardo “evitabile” nell’allertare il 118, con aumentato rischio di arresto cardiaco. Tutti i mezzi 118 sono provvisti di Defibrillatore, sistema di teletrasmissione dell’ECG e consulto cardiologico on-line. Inoltre, tutti i membri dell’equipaggio 118 seguono corsi di addestramento e vengono certificati per la Rianimazione cardio-polmonare e la defibrillazione precoce extraospedaliera.