Stamane la visita del ministro dell'Interno, Matteo Piantesodi, alla Basilica di Santa Croce accolto dall’arcivescovo Michele Seccia.
Oltre ad ammirare le meraviglie di Santa Croce - dalla reliquia della croce e al rosone più grande della Puglia, dall'altare di San Francesco da Paola alla tela di Sant'Oronzo con il singolare sonetto in dialetto leccese, tutto evidenziato dalla luce del modernissimo impianto di illuminazione domotico - il ministro si è interessato all'attività culturale dell'arcidiocesi che si attua attraverso le azioni della Fondazione Splendor Fidei e la società cooperativa ArtWork.
"La gestione turistica e la cura del patrimonio culturale ecclesiastico a Lecce sono un valido e virtuoso modello e un interessante esempio anche per il nostro Ministero che, attraversando il Fondo Edifici di Culto, ben conosce e comprende le esigenze di tutela, valorizzazione e fruizione delle chiese", ha affermato il ministro Piantedosi, salutando l'arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia che lo ha accolto in basilica.
"La corretta gestione di questo patrimonio - l'eredità culturale che abbiamo ricevuta dai nostri padri - ci consente di assicurare decoro e rispetto per i luoghi di culto, ma anche occupazione e un sostegno concreto al contesto socioeconomico locale", ha confermato l'arcivescovo mons. Michele Seccia. Inoltre, la Fondazione Splendor Fidei reperisce e gestisce risorse da impiegare per i restauri, come quelli tenuti in Santa Croce e che hanno riguardato l'altare di San Francesco da Paola e il recente ripristino dell'organo, unitamente a un complessivo piano di interventi coordinato e unitario che possa davvero garantire un'attenzione costante verso il bene comune. Il ministro, accompagnato dal prefetto di Lecce, Luca Rotondi, ha visitato Santa Croce prima di presiedere il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato nella vicina Prefettura.