Verona - Lecce 2-0. Nel primo tempo il Lecce è decisamente superiore per disposizione tattica e atteggiamento, pressa alto, recupera, riparte.
Manca sempre, però, qualità nella rifinitura e così i giallorossi creano solo due occasioni, una con Blin, che si mangia il gol, e una con Colombo.
Il Verona gioca tosto ma male, con unico schema il lancio su Juric. Ma sul finire del tempo, su errore difensivo, arriva improvviso il gol dei veneti, episodico ma che cambia la partita, soprattutto mentalmente perché il Verona si rinfranca.
Nel secondo tempo i giallorossi non trovano più l'atteggiamento giusto e subito concedono al Verona lo spazio per il raddoppio. Da lì in poi il Lecce non trova più il filo e i gialloblu controllano facilmente senza più correre pericoli.
Si gira a quota 20 e ad agosto si sarebbe fermato con il sangue. La salvezza però, al netto dei voli pindarici, è tutta da conquistare, con le unghie e con i denti, come si sapeva dall'inizio, quindi niente drammi e si pensi solo a pedalare per riprendere il cammino.
Certo gli infortuni di Pongracic e oggi Umtiti (speriamo non sia grave) fanno ancor più accendere la spia dell'attenzione, che dobbiamo sempre guardare. Vedremo ora i ritocchi che saranno apportati nell'ultima decisiva settimana di mercato per affrontare al meglio il girone di ritorno, i presupposti per la salvezza continuano ad esserci tutti.