“Il Suono Illuminato”, oggi l’orchestra di fiati di Rocco Quarta e le ‘Tavole di S. Giuseppe’

Oggi, martedì 19 marzo 2019, alle 19, in Piazza Madonna del Rosario a Guagnano, arriva il suono intenso dell'orchestra di fiati Rocco Quarta – città di Monteroni, diretto dal M° Marco Grasso, che si unisce alla voce antica e possente di Enza Pagliara.

Si tratta della preview di un nuovo progetto musicale in cui il colore ed i timbri della Banda, in questo caso, rivestono di luce nuova la tradizione etnica mediterranea a cui si sono rifatti artisti come Modugno e Teodorakis, e le danno un nuovo slancio: ‘La Banda del Suono Illuminato’.      

 L'appuntamento è una delle coinvolgenti tappe di concerti gratuiti in piazze e vicoli che in questi mesi hanno investito i cinque paesi del Nord Salento coinvolti nel festival ‘Il Suono Illuminato’, diretto dal maestro Gioacchino Palma, progetto vincitore del Programma spettacolo della Regione Puglia con lo scopo di valorizzare luoghi ricchi di tradizioni e lontani dalle più conosciute mete turistiche, attraverso la musica ed il rito, quel patrimonio culturale che in moltissimi paesi del Salento si esprime attraverso la ritualità delle feste patronali e delle bande da giro. Il concerto gratuito si innesta nella Festa di S. Giuseppe, con la sentitissima tradizione delle sue Tavole dedicate. Le Tavole di S. Giuseppe sono un'antichissima tradizione dai tratti singolari ed intensi, in cui si esprime la profonda devozione verso il Santo della religiosità salentina, collegandosi idealmente ad antichi riti legati alla rinascita primaverile. Intorno al palco quindi si perpetua e ci si immerge in questa affascinante tradizione popolare e intrisa di simbologie, tavole imbandite da specifici piatti autoctoni tutti dedicati al Santo.

L'Orchestra di Fiati Rocco Quarta - Città di Monteroni, nasce a Monteroni di Lecce nel 1991 e grazie all'appassionato lavoro del Maestro Rocco Quarta, nel corso del tempo, si caratterizza sempre più come realtà musicale di primo piano nel territorio fino alla rifondazione, nel 2017, per sintetizzare la propria esperienza e le proprie aspettative in un nuovo progetto musicale di qualità, innovativo, aperto e condiviso. In questa veste, si è esibita su palcoscenici prestigiosi, come il Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, il Palazzo Baronale ed il Live Eventi di Monteroni di Lecce, collaborando con artisti e realtà di fama internazionale, come Luciano De Luca, Cesare Dell'Anna, Franco Piersanti, Il Conservatorio di Musica di Castelfranco Veneto o L'Accademia sulla musica originale per Banda. 

Enza Pagliara, che si esibirà questa sera a Guagnano, vincitrice nel 2013 del premio CuboMusica come voce simbolo della “NOTTE DELLA TARANTA”, ha collaborato e cantato per Stewart Copeland, Carmen Consoli, Raphael Gualazzi, Ludovico Einaudi, Goran Bregovic, Phil Manzanera, Giovanni Sollima, Vittorio Cosma, Mauro Pagani, Piero Milesi, Vinicio Capossela, Giovanna Marini, Lucilla Galeazzi, Luigi Morleo, l’Orchestra Sinfonica Oles, Orchestra Sinfonica del Petruzzelli, Orchestra dei Cento Celli.

L’obiettivo del progetto ‘Il Suono Illuminato’, realizzato assieme ai comuni di Guagnano, Salice, Surbo e Squinzano e Trepuzzi come capofila, è quello di scoprire i bei centri storici del Nord Salento attraverso la musica ed il folklore, tappa dopo tappa. Fil rouge dell’intera idea progettuale è, appunto, la valorizzazione dei luoghi attraverso quella cultura immateriale, che in moltissimi paesi del Salento si esprime attraverso la ritualità delle feste patronali e delle bande da giro.

Il rito delle tavole di San Giuseppe, in cui si esprime la profonda devozione verso il Santo della   religiosità salentina, si perde nella notte dei tempi, collegandosi idealmente ad antichi riti legati alla rinascita primaverile, in alcune zone Mattra, che parla di valori comunitari, di carità, solidarietà, di una fede semplice e sincera si celebra con intensa solennità in molti paesi tra cui Casamassella, Cocumola, Giurdignano, Guagnano, Minervino di Lecce, Uggiano la Chiesa. Alcuni particolari del rito variano tra i paesi; denominatore comune è il simbolismo che accompagna tutto l’allestimento delle lunghe tavole imbandite con al centro l’effigie di San Giuseppe, dalle candide tovaglie, ai fiori che le decorano, al cromatismo in bianco e il giallo, colori tipici dell’iconografia del Santo, ai cibi disposti e serviti in un preciso ordine, al numero dei commensali che rappresentano la Sacra Famiglia, a cui possono aggiungersi vari Santi, sempre in numero dispari, fino ad un massimo di tredici.

I cibi, rigorosamente di magro, preparati con cura da giorni da mani esperte e devote, raccontano   la cucina tradizionale salentina: pasta e ceci (“ciceri e tria” o “massa), verdura lessata, pesce, emblema di Cristo, ‘pampasciuni’, simbolo della fine dell’inverno, pittule e le caratteristiche grandi   forme di pane a ciambella contrassegnate da simboli come la palma, il giglio, il bastone e la corona del Rosario, a rappresentare pace e prosperità.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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