Diventa un film la vita di Carlo Calcagni. «Io, contaminato dall'uranio impoverito»

È così sorprendente, interessante e drammaticamente coinvolgente la storia di Carlo Calcagni, tanto che il regista romano Michelangelo Gratton, ha deciso di racchiuderla in un film. “Una vita così particolare e intensa, vissuta con uno straordinario valore umano e un'impareggiabile forza interiore, quella di Carlo, che lotta ogni giorno contro un beffardo destino, che mi è rimasta nel cuore forse più di tante altre storie che ho raccontato e riprodotto sullo schermo”, si esprime così Gratton su un noto quotidiano siciliano, in merito al proposito di portare in scena la vita di Carlo, guagnanese, ex Colonnello del Ruolo d'Onore nell'esercito, pilota-istruttore di elicottero in Bosnia-Erzegovina, oggi ciclista paralimpico, che da anni combatte contro una grave malattia degenerativa, un mostro invisibile, almeno esteriormente, la Mcs, Sensibilità Chimica Multipla, sindrome immuno-tossica infiammatoria, causata da uranio impoverito e nanoparticelle varie inalate durante un bombardamento mentre era in missione nel territorio balcanico.

Una malattia combattuta con forza, grinta, determinazione, caparbietà e ostinatezza, senza mai abbandonare la sua bicicletta, il “suo destriero” , nonostante le cure e i trattamenti a cui si sottopone ogni giorno, tra flebo, iniezioni, pillole, ventilatore polmonare, ossigeno terapia o interventi d'urgenza. “Il mio compito è questo- scrive Calcagni sul suo blog- portare un messaggio di speranza a tutte le persone in difficoltà, essere di esempio a tanti che soffrono e far capire che lo sport può dare a chiunque una nuova possibilità”. E il filmaker Michelangelo Gratton, prendendo a cuore la storia d'amore e coraggio dell'ex militare e ciclista di Guagnano, con il progetto di raccontare la sua storia attraverso un film, sposa il suo proposito di giungere al cuore di quante più persone possibile, portando alla luce un piccolo spaccato di una realtà dura ma allo stesso tempo speciale. Locations del lavoro cinematografico, saranno la piazza centrale di Guagnano, l'abitazione di Carlo e la palestra nella quale si allenava.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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