I volontari della Protezione Civile di Campi S.na a Durazzo per aiutare i terremotati

di Thomas Invidia 02 Dicembre 2019

Martedì 26 novembre, a seguito della scossa di terremoto che nella notte ha colpito l'Albania, e che tra l'altro è stata avvertita anche in Italia e Bosnia, la Sezione Protezione Civile della Regione Puglia, su richiesta d'aiuto da parte delle autorità albanesi e su disposizioni del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile, mobilita i volontari del Gruppo di Protezione Civile.

Eroi moderni a cui va il nostro più assoluto riconoscimento, aiutare un Paese non soltanto amico, ma anche fratello, come l'Albania, è stato un atto accolto immediatamente con dedizione e spirito di sacrificio. I volontari di Campi Salentina in partenza insieme ad altri 120 volontari da tutta la Puglia sono 3: l'Avv. Simona Antonucci, Direttore Tecnico di Protezione Civile del Comune e Responsabile Operativo del Gruppo Comunale, Stefano Toscano e Antonio Guarino. Piero Marcone, responsabile del Gruppo di Volontariato della Protezione Civile di Campi Salentina, ha raccontato a Tg NordSalento i fatti di quelle ore concitate: "Alle ore 21 bisognava essere al porto di Bari per partire immediatamente. Una parte di volontari attendeva il traghetto, l'altra, tra cui i nostri volontari di Campi, arrivano subito in Albania con un elicottero dell'esercito. Alle ore 23 sono già a Durazzo dove cominciano l'allestimento del primo campo e, fino alle 9 del mattino seguente, senza sosta, montano tende da campo, ognuna capace di ospitare 8 persone. L'esercito albanese era lì per imparare e a dare supporto ai nostri volontari. Le operazioni di allestimento del campo sono durate 3 giorni. I nostri pugliesi hanno tirato su 30 tende pronte per l'accoglienza di circa 250 civili albanesi. Giovedi 28 novembre i primi rientri in Puglia, circa 50 volontari; venerdì 29 novembre altri 40. Sabato 30 avrebbero fatto rientro il resto dei volontari e i nostri campioti, che hanno deciso di rimanere fino alla fine e partire con l'ultimo gruppo. Luoghi spettrali, persone disperate, bambini che piangevano. Gente che chiedeva aiuto in tutti i modi. I nostri volontari sono arrivati scortati per fare il loro lavoro, tra lo sgomento ma anche tra i ringraziamenti delle persone che riuscivano ad essere un po' più lucide. Gli edifici erano castelli di sabbia, pronti a cadere a vista alla prossima scossa. Una parte di un palazzo è caduto proprio davanti agli occhi dei nostri volontari, che continuavano ad andare avanti increduli, come in un brutto sogno, ai limiti della realtà. Ma dovevano proseguire, per quelle persone disperate. Di scosse ce ne sono state parecchie, una di queste molto forte giovedì 28 mattina. La Natura si faceva sentire in tutta la sua forza e maestosità davanti all'uomo inerte.

La terra tremava tanto e forte, a malapena le persone riuscivano a stare in piedi. I volontari hanno visto piegare le pareti degli edifici, tutti radunati al centro del campo sportivo, alcuni presi dal panico, altri pallidi in faccia a cui cercavamo di fare coraggio.. pochi minuti, che non terminavano mai. Passata la scossa, si riprendeva a montare le tende più veloci di prima. Come se non bastasse, come a voler esagerare nel mettersi in mostra, Madre Natura giovedì sera si manifesta in un violento temporale. Acqua e vento collaudavano le tende appena montate, quasi una prova di tenuta a sbeffeggiare i nostri volontari. Le tende hanno tenuto bene. Venerdì 29 sono state montate tende sotto il diluvio, vicino Tirana, dove la popolazione ha anche dato una mano a costruire, per essere più veloci. Non si faceva in tempo a finire che le tende venivano occupate. Si è proseguito sotto l'acqua sino alle 23.30. La gente portava da mangiare, energizzanti, voleva che i volontari fossero sempre carichi. Che dire degli albanesi? La dignità di un popolo chiamata in causa da un fato avverso, da un giorno all'altro, un popolo sorpreso nel cuore della notte da un terremoto vigliacco, che evidentemente preferisce, come già accaduto in Italia a l'Aquila nel 2009, colpire di notte, nel silenzio generale, per fare un violento e tragico rumore. I nostri volontari accolti come eroi, semplici eroi ma dal cuore grande, durante la loro permanenza hanno potuto godere del calore della gente colpita, dei loro infiniti ringraziamenti, dei loro applausi spontanei a volerli omaggiare, dei caffè offerti come tutto ciò che di più grande avevano in quel momento da offrire. L'Italia nel cuore. Lo saremo sempre.

Ilir Meta, Presidente della Repubblica d'Albania, ha speso pubblicamente elogi per il Belpaese: "Grazie Italia!", ha dichiarato nei giorni scorsi. Dello stesso avviso anche il Ministero della Difesa albanese, che in una nota ha ammesso: "I pompieri italiani sono più preparati, noi non abbiamo esperienza".

Il sisma che ha colpito l'area è il più forte degli ultimi 120 anni, un fenomeno di portata eccezionale che, con un conteggio parziale, ha già causato oltre 40 morti e centinaia di feriti. L'Albania, tramite le dichiarazioni dei vertici politici, ha detto che si aspetta molto dall'Unione Europea, sia in termini economici che in termini di assistenza tecnico-sanitaria. Parole di elogio anche dal Sindaco di Campi Salentina, Alfredo Fina, che ha dichiarato: "L''altruismo e l'immenso impegno profuso dai volontari della Protezione Civile comunale di Campi Salentina che si trovano in Albania al fine di aiutare le popolazioni colpite dal sisma, necessitano di un ringraziamento speciale. A nome di tutta la cittadinanza, con orgoglio intendo esprimere la nostra gratitudine nei confronti di Simona Antonucci, Antonio Guarino e Stefano Toscano”.

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