Distretto di Campi, servizi integrati grazie alla Porta Unica di Accesso: tutti in rete

La Porta Unica di Accesso farà ciò che fanno tutte le “porte”: mettere in comunicazione persone, ambienti, sistemi diversi. Ed è ciò che succederà anche nel Distretto di Campi Salentina.

Qui la Sanità potrà dialogare e lavorare in sintonia con le funzioni e i servizi più strettamente sociali offerte dall’Ambito di Zona. ASL Lecce e Comuni assieme, con un punto di contatto rappresentato proprio dalla Porta Unica di Accesso (PUA Distrettuale), collegata con il Segretariato Sociale e lo Sportello di Integrazione Socio-Sanitaria per gli immigrati, il tutto sintetizzato nella Carta dei Servizi, agile strumento per fornire informazioni semplici e immediate ai cittadini.

Un sistema omogeneo, presentato ieri mattina, 9 maggio, nel Comune di Campi Salentina, che permette ai Distretti Asl e agli Ambiti Sociali che hanno aderito di parlare la stessa lingua, cioè di uniformare processi, percorsi, organizzazione ed erogazione di servizi a seconda del bisogno individuale dei cittadini. Grazie al software “Resettami”, che promette già dal nome di azzerare le criticità e ripartire con un modello nuovo e, naturalmente, con un’adeguata formazione del personale sanitario e di quello degli Ambiti sociali. Il software è stato presentato da Antonio Cappelluti Tasti, dirigente Amministrazione Digitale Sicurezza e Privacy Asl di Lecce e da Gianni Marsico (CLE srl Bari, fornitore del software), mentre Silvio Busico, direttore generale di Programma Sviluppo, ha illustrato i dettagli della gestione del servizio.

 Percorsi e tecnologie innovativi e integrati che Asl Lecce, come ha ricordato il Direttore Generale Silvana Melli, «ha inserito in un disegno più ampio che riguarda da un lato l’evoluzione dell’Assistenza Domiciliare Integrata, dall’altro un’integrazione più forte con gli Ambiti di Zona». Il Distretto di Campi, diretto da Giuseppe Guida, farà quindi da apripista con la sua PUA Distrettuale già allineata con i modelli più recenti e innovativi di valutazione integrata socio-sanitaria dei bisogni delle persone con fragilità, secondo un orientamento di approccio globale al bisogno degli utenti fragili e dei loro familiari ed una risposta altrettanto complessiva a seguito di valutazione multidimensionale a livello distrettuale”.

All’interno della PUA Distrettuale operano professionalità diverse, medico, infermiere, assistente sociale e personale amministrativo, per un totale di sette unità. Nella Pua, quindi, confluiranno i bisogni delle persone attraverso la consultazione diretta e le relative risposte fornite da ASL e Ambiti, in termini di valutazioni multidimensionali e multidisciplinari, di valutazione socio-sanitaria ed elaborazione di Piani assistenziali individuali. «Ogni fragilità – ha sottolineato Silvana Melli - avrà un luogo fisico per ottenere la risposta più adeguata, grazie ad un personale in grado di prendere in carico i bisogni dell’utente e ad un sistema organizzato, omogeneo e coeso che non lascerà nessuno indietro. La ritrovata capacità dei Distretti e degli Ambiti di Zona di lavorare in sinergia in un sistema condiviso avrà una doppia ricaduta importante: rendere più fluida la gestione della PUA e far aumentare i volumi di attività». Due buone notizie per Egidio Zacheo, sindaco di Campi Salentina, che la chiama “iniziativa di grande rilievo”, e per gli assessori dei Comuni componenti del Coordinamento istituzionale dell'Ambito di Campi che hanno partecipato all’incontro. In autunno, infine, è già in agenda un incontro per fornire i primi dati dell’attività svolta.

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

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