Da una serie di controlli incrociati sarebbe venuto fuori, infatti, che più di qualcuno avrebbe percepito per anni la pensione di invalidità in Italia, per un importo di quasi 400 mila euro, pur essendo residente all'estero; una situazione inammissibile, se si considera che uno dei requisiti fondamentali per ottenere la pensione di invalidità, è proprio quello di risiedere sul territorio italiano. Eclatante, il caso di una donna di Campi Salentina, da anni residente in Germania, ma che avrebbe continuato ad intascare la pensione per quasi ventisette anni, per un totale di 78mila euro circa. Così come un uomo di Trepuzzi, che invece avrebbe tenuto un doppio codice fiscale, sia italiano che tedesco, percependo, contro legge, quasi 45mila euro in tredici anni, con accrediti sui conti correnti o ritirandoli personalmente in occasione di alcuni viaggi in Italia.